da ilpuntosalute | 27 Mag, 2015 | No profit
Dalla collaborazione di Save the Children con le profumerie Limoni e La Gardenia nasce il progetto Vie d’Uscita, un’iniziativa volta al sostegno delle moltissime ragazze vittime di tratta nel nostro Paese. Giovani trasferite o attirate in Italia per essere sfruttate sessualmente, coinvolte in attività illegali o rese vittime di matrimoni precoci.
Sostenuto dal 2012 da un’importante campagna, “Vie d’Uscita” prevede il coinvolgimento di oltre 400 coraggiose giovani donne inserite in attività di sensibilizzazione, informativa socio-sanitaria e legale. Alcune vittime hanno intrapreso un percorso di emancipazione da situazioni di sfruttamento. In questi giorni, inizia la campagna di charity e sensibilizzazione il cui storico slogan, ‘La vita di ogni donna merita di essere bella’, è affiancato da una nuova esortazione a tutte le donne: ‘NON VOLTARTI’. Un invito all’azione per non vivere nell’indifferenza il fenomeno della tratta e dello sfruttamento, un forte richiamo a valutare con consapevolezza la realtà. Dal 10 giugno è possibile contribuire al progetto con donazioni libere o l’acquisto di una Donor Card del valore di cinque euro presso i punti vendita Limoni e La Gardenia distribuiti su tutto il territorio nazionale. “Il nostro obiettivo consiste nel proporre maggiori occasioni di riflessione alle nostre clienti e ricavare proventi per superare quanto raccolto nei primi tre anni del progetto: oltre 200 mila euro – riferisce Fabio Pampani, AD della società che gestisce le Profumerie Limoni e La Gardenia –. Il programma di sensibilizzazione parte nei prossimi giorni e si conclude a dicembre. Per testimoniare la reale possibilità di reinserimento delle giovani, offriamo la possibilità a una delle ragazze coinvolte nel progetto di recupero, di iniziare un periodo di stage presso uno dei nostri punti vendita”.
Anche i social network sosterranno l’iniziativa con #NonVoltarti, un’azione di engagement su Facebook, Twitter e Instagram che invita le utenti a sostituire la loro immagine-profilo con una foto che le ritragga, appunto, di profilo. La campagna di sensibilizzazione proseguirà inoltre con “letture di vita”: un ciclo di incontri in alcune profumerie Limoni e La Gardenia, durante i quali i racconti di ragazze salvate da Vie di Uscita saranno i veri protagonisti. Testi letti e interpretati da Rossella Brescia, testimonial del progetto. “Sono felice di essere la madrina dell’iniziativa Vie d’Uscita – afferma Rossella Brescia –. Credo fermamente nella forza e nel coraggio delle donne, nella loro capacità di risollevarsi anche nelle situazioni più difficili”.
Di fronte a un problema mai voltarsi dall’altra parte, ma esprimere il sostegno e l’aiuto necessario per sconfiggere l’indifferenza.
Simone Lucci
da ilpuntosalute | 3 Apr, 2015 | No profit
Vista mozzafiato dalle vetrate del trentanovesimo piano del palazzo della regione Lombardia fanno da cornice alla conferenza stampa realizzata per annunciare le nomination della seconda edizione di INFANT CHARITY AWARD (ICA) 2015.
ICA è il premio che viene assegnato ad associazioni no profit per quanto riguarda la cura dell’infante. Supporto psicologico, ricerca scientifica, affiancamento ai familiari dei piccoli pazienti sono alcuni dei premi che verranno assegnati nella serata di gala che si terrà a Palazzo Parigi a Milano il 16 Aprile 2015.
Otto le categorie che compongono l’evento: Associazioni Mediche, Associazioni per la ricerca, Sviluppo alla cultura e sostegno all’infanzia, Assistenza perinatale in casi di malattie genetiche gravi, Associazioni di aiuto alle strutture ospedalieree alla ricostruzione, Associazioni adozioni a distanza e sostegno paesi del terzo mondo, supporto psicologico bambini ospedalizzati, Associazioni per le adozioni.
Le ventiquattro onlus a concorrere sono: Operation Smile, Emergenza Sorrisi, Bambini Cardiopatici nel mondo, Ela, Noi per voi, Insieme ad Andrea si può, Le Coccinello Onlus, SOS Villaggio dei Bambini, Fondazione Pupi, Associazione Ciao Lapo, Associazione La Quercia Millenaria, Associazione Laurora, Associazione Peter Pan, Fondazione Ronald Mc Donald, Comitato Maria Letizia Verga, Action Aid, Terres deh Hommes, Fondazione Rava – NPH Italia Onlus, Associazione Teodora, Associazione VIP Italia Onlus, Dottor Sorriso, CIAI, AIBI, International Adoption.
Oltre ad annunciare I vincitori, verranno consegnati dei premi speciali a molteplici personaggi dello spettacolo, della moda e dello sport. Enzo De Caro, Menaye Donkor Muntari e Javier Zanetti sono solo alcuni nomi annunciati in conferenza stampa.
Tutti i proventi della serata andranno a sostegno dell’Associazione il Cuore di Giampi per l’acquisto di macchinari medicali e a Famiglie SMA per aiutare i genitori della piccola Elena di soli 3 anni affetta da Atrofia Muscolare Spinale.
“Ho sempre appoggiato e dato sostegno alle associazioni no profit in favore della ricerca e dei bambini – rivela Cristina De Pin, madrina e presentatrice dell’evento –.Quale migliore occasione di contribuire alla riuscita di questa manifestazione, incentrata esclusivamente sul mondo dell’infanzia, e che porta a far conoscere il grande lavoro di tutte quelle associazioni che nel loro piccolo riescono a dare un enorme contributo sia umano sia in opere assistenziali a chi veramente ne ha bisogno”. La show girl e attrice seguirà la serata accompagnata da alcuni testimonial come Adil Rami. “Sono felice e onorato di essere testimonial di questa importante iniziativa benefica – dichiara il difensore dell’AC Milan –. Credo sia doveroso sostenere e aiutare le associazioni che operano a favore dell’infanzia, perché la salute e la felicità dei bambini devono rappresentare una priorità per tutti noi”. Altre figure di spicco saranno Ana Laura Ribas, la cantante ABA che si esibirà per ICA (Infant Charity Award) e ancora Andrea Pucci di Colorado Cafè, Federico Gardenghi il DJ più giovane del mondo, il quarto campione di Masterchef Italia Stefano Callegaro e molti altri.
Anticipazioni curiose trapelano dallo Chef Luigi Taglienti sul menù della manifestazione. Piatti attenti alla salute saranno il filo conduttore della cena come il risotto alla Curcuma, nota spezia antitumorale per passare a un secondo a base di Capesante e per finire alcuni dessert della classica tradizione italiana.
Tra i partner tecnici che hanno reso possibile la realizzazione dell’evento troviamo per il secondo anno consecutivo Birikini, Ottaviani, Regione Lombardia, De palma, La Carrie bag, Vergani e molti altri.
Antonella Strozzi
da ilpuntosalute | 16 Dic, 2014 | No profit
Gatto Silvestro, Minnie, Hello Kitty, l’elefante e i calciatori del Catania di oggi e di ieri erano tutti in campo allo stadio “Angelo Massimino” per riunire grandi e piccini, sport e solidarietà.
Il Capitano del Catania Marco Biagianti e Gionatha Spinesi sono da tempo vicini all’Ibiscus (Lega per il trattamento e la ricerca dei tumori infantili del Policlinico Universitario Vittorio Emanuele di Catania), e insieme organizzano l’evento ‘Un gol per un sorriso’ chiamando a raccolta alcuni compagni di squadra. “Biagianti e Spinesi si sono affezionati ai bambini della nostra casa accoglienza e hanno preso a cuore la nostra causa – chiarisce Marisa Cufari, Vice Presidente Ibiscus –, nasce così l’idea di organizzare questa partita. Tutto il ricavato, insieme alle somme delle donazioni e del 5 per mille, sarà devoluto al reparto. La settimana scorsa, ad esempio, abbiamo prenotato un’attrezzatura che serve a non fare soffrire i bambini quando si effettuano i prelievi”.
Prima del fischio d’inizio della partita tutta rossazurra, la Dottoressa Russo, Presidente Ibiscus, ha ringraziato Biagianti e Spinesi per aver avvicinato lo sport all’Associazione Onlus.
Il match, trasmesso da tre canali satellitari, ha visto in campo con maglia rossazzurra: Polito, Silvestri, Lucenti, Sottil, Marchese; De Zerbi, Baiocco, Anastasi; Russo, Spinesi, Del Core. Allenati da Pasquale Marino, il Mister della promozione del 2006 e della salvezza 2007.
In maglia bianca: Romano; Izco, Minelli, Stovini, Biagianti (24’ s. t. Pellegrino); Colucci, Terlizzi, Sciacca (24’ s. t. Parisi); Llama, Iannelli, Rossini. Allenati da Pino Irrera.
3 a 3 il risultato finale (Spinesi al 15’ pt, Llama al 12’, Colucci al 15’, Del Core al 18’, Spinesi al 19’, Iannelli al 22’). 2 mila i catanesi che, sugli spalti, hanno partecipato alla festa per la solidarietà.
www.ibiscusonlus.org
Clementina Speranza
da ilpuntosalute | 16 Dic, 2014 | No profit
Gli scarpini di Neymar di Fc Barcellona col suo autografo, un vinile di Annie Lennox autografato, il casco autografato di Valentino Rossi. Poi ancora la nuovissima raccolta di Tiziano Ferro autografata dal cantante e la possibilità di trascorrere un’esclusiva mezza giornata in studio con Eros Ramazzotti. Dal 12 al 19 dicembre, infatti, saranno battuti all’asta molteplici gadget e dischi autografati il cui ricavato sarà interamente devoluto a favore del CESVI per la campagna “Fermiamo l’Aids sul nascere”.
L’asta promossa su Charitystars, dal Trio Medusa e Radio Deejay, per il decennale dalla nascita dell’iniziativa, si concluderà con il consueto ZZZDay, il 19 dicembre. Dalle 06.00 alle 22.00, su Radio Deejay, si alterneranno molteplici ospiti ai quali sarà data, circa un’ora, per sostenere l’iniziativa e promuovere l’asta. Dalle 22.00 alle 24.00, invece, si riuniranno tutti i protagonisti della radio e non, per festeggiare i dieci anni di sodalizio con il CESVI.
Negli scorsi anni, grazie al CESVI, è stata istituita una “casa per le Mamme” dove le donne affette da HIV possono ricevere cure a tutte le ore del giorno e della notte. Sono state curate e assistite 900 neomamme e sono nati sani oltre 4 mila bambini da madri sieropositive. Sul tetto dell’ospedale, poi, sono stati installati pannelli solari che permettono di utilizzare le sale operatorie anche in mancanza di elettricità.
La lotta contro l’HIV, grazie al CESVI, ha portato grandi risultati: nell’Ospedale St Albert la percentuale di siero-prevalenza è scesa negli ultimi 6 anni dal 23 al 13% ed è stato salvato l’81% dei bambini nati da mamme sieropositive.
Il prossimo obiettivo? Portare in Africa Subsahariana l’accesso al trattamento di antiretrovirali al maggior numero di donne.
Cesvi (www.cesvi.org) è un’organizzazione umanitaria italiana laica e indipendente (Fondazione di partecipazione ONLUS), fondata nel 1985 a Bergamo. Opera in tutti i continenti per affrontare ogni tipo di emergenza e ricostruire la società civile dopo guerre e calamità. Realizza progetti di lotta alla povertà e iniziative di sviluppo sostenibile, facendo leva sulle risorse locali e sulla mobilitazione delle popolazioni beneficiarie. In Italia è stata la prima associazione premiata con l’Oscar di Bilancio per la sua trasparenza nel 2000, importante riconoscimento ottenuto per la seconda volta nel 2011.
Antonella Strozzi
da ilpuntosalute | 28 Nov, 2014 | No profit
Bionde con occhi azzurri, alcune brune o con i capelli neri, di plastica o di stoffa, e tutte con visi angelici, le bambole, protagoniste dei giochi dell’infanzia che hanno accompagnato le bambine, da oggi stanno insieme su un muro di speranza per quelle ex bambine: le donne.
Nasce così WALL OF DOLLS, un’installazione con protagoniste le bambole che per un giorno si trasformano nel simbolo di una femminilità troppo spesso violata. Ferragamo, Cavalli, Alberta Ferretti, Trussardi, Missoni sono alcuni tra gli stilisti che, aggiungendo creatività, hanno abbigliato le bambole e hanno dato così maggior valore a questo muro che dice “No” all’omertà e all’indifferenza. Un’opera artistica che punta al cuore, nel Centro Culturale di Via De Amicis 2, a Milano: il mondo della Moda contro la Violenza sulle Donne.
Il 21 giugno, data in cui si inaugura a Milano la settimana della moda dedicata all’Uomo, è anche la data di inizio della costruzione di Wall of Dolls, l’iniziativa, infatti, è stata inserita nel Calendario degli Eventi della Camera Nazionale della Moda Italiana e vede il patrocinio del Comune di Milano. La capitale della moda è la metropoli di partenza del progetto, l’installazione proseguirà poi per Parigi e New York, e continuerà il suo viaggio di sensibilizzazione in altre città italiane ed europee.
Wall of Dolls nasce dal carisma della conduttrice e cantante Jo Squillo. “Lavoro nella moda e credo che in questi giorni in cui sfilano le collezioni uomo in passerella si debba assolutamente presentare una cultura diversa – afferma Jo Squillo –. Deve sfilare un uomo che non adotta e non accetta metodi violenti nei confronti delle persone che gli stanno vicino: sorelle, madri, amanti, mogli, fidanzate… La prima causa di morte delle donne non sono i tumori o gli incidenti ma il femminicidio per volontà di uomini che spesso dicono di amare le proprie donne. Pensiamo che la moda, per riflettere una bellezza sempre più autentica, debba contribuire a creare ‘uomini veri’. E la violenza sulle donne è un fenomeno che riguarda soprattutto la cultura maschile”.
I cittadini hanno potuto partecipare all’eventoWall of Dolls portando una bambola, si è creata così una grata che ospita un centinaio di bambole. Artiste, avvocatesse, donne medico, giornaliste, celebrities e Associazioni femminili hanno collaborato alla creazione di un muro pieno di speranza, amore, bellezza, idee e futuro, offrendo un contributo informativo e di immagine a favore della crescita culturale della città di Milano.
L’iniziativa vuole mandare un messaggio forte: un muro di silenzio è un muro da abbattere. Mira a scuotere le coscienze, per non restare indifferenti.
Il disprezzo verso le donne è radicato, e ogni giorno veniamo inondati di notizie e immagini di stupri, violenze, omicidi nei loro confronti:
200 giovani rapite in Nigeria da un gruppo di estremisti islamici,
2 ragazze di 14/15 anni stuprate e impiccate in India, gli ultimi femminicidi in Italia…
NEL MONDO 130 milioni di donne – bambine hanno subito mutilazioni genitali, una donna su 5 è stata vittima di violenza fisica o sessuale.
IN ALCUNI PAESI lo stupro da parte del marito è ancora legale e la brutalità sulle donne è una normale componente culturale.
IN AMERICA una donna ogni 15 secondi viene aggredita, spesso, dal coniuge.
IN EUROPA 62 milioni di donne, una su 3, sono vittime di maltrattamenti.
IN ITALIA 6.743 mila donne hanno subito abusi, e molte non ci sono più.
Il femminicidio è un crimine contro l’umanità.
50 brand di livello internazionale rappresentativi del Made in Italy, con 25 artiste, 20 Associazioni Onlus e diverse scrittrici, tutti insieme nella costruzione di Wall of Dolls, un muro che diventa un’installazione ad alto impatto emotivo. Un’opera artistica che punta al cuore, un’emozione che si traduce in azione concreta. “La bambola è un simbolo meraviglioso, un simbolo che va curato. ‘We are not just dolls’ (noi non siamo solo bambole), dice la nostra maglietta – precisa Jo Squillo–. Si può acquistare su internet e il ricavato andrà in beneficienza. Con la prossima iniziativa inizieremo poi a creare dei progetti”.
Come nasce Wall of Dolls?
“Nella mia anima artistica c’è sempre stata un’attenzione alle donne. Una delle mie prime canzoni è una canzone punk, provocatoria,‘Violentami’, e ho scritto ‘Siamo donne’ e ‘La vita è femmina’– risponde Jo Squillo –. Negli anni ’80 si diceva che se le donne indossavano le minigonne dovevano aspettarsi d’essere violentate. Oggi la brutalità non è cambiata ed è in continua escalation, bisogna fare qualcosa di concreto. Così ho contattato alcune amiche: Eva Cavalli, Alberta Ferretti e la Biagiotti, e loro mi hanno incoraggiataa continuare. Ho coinvolto le amiche delle associazioni Rosaria Iardino (Presidente di Donne in rete Onlus) e Intervita (Onlus che promuove e difende i diritti dei bambini e delle donne in Italia e nel mondo). Con loro abbiamo chiamato associazioni che spesso non hanno visibilità. La volontà è quella di unificare il lavoro comune, incitare a denunciare, e creare una rete di protezione.“Dobbiamo curare questa società malata, dobbiamo partire dai giovani aprendo i loro occhi all’amore, verso il rispetto per il prossimo. Dobbiamo farlo noi donne andando nelle scuole: dobbiamo farlo noi perché siamo forti”, precisa Valentina Pitzalis, sfigurata dal marito, donna coraggio che ha scritto un libro in cui racconta la sua terribile esperienza.
Clementina Speranza
da ilpuntosalute | 28 Nov, 2014 | No profit
Striscioline in vera pelle lavorate a mano portano incise le parole del Padre Nostro, dell’Ave Maria, i Dieci Comandamenti, una parte della Preghiera Semplice di San Francesco, una frase simbolo di Madre Teresa di Calcutta, l’invocazione all’Angelo di Dio o il volto di Papa Francesco. Si tratta dei colorati e divertenti bracciali AMEN, realizzati con materiali semplici trattati con rigore artigiano.
Questi speciali accessori nascono dalla grande voglia di amore e spiritualità, di fede e pensieri positivi, divenendo anche oggetti scaramantici, portatori di benessere psicologico.
AMEN ha origine dal desiderio di regalare parole di fede per essere vicini alle persone care affinché si sentano protette, amate, mai sole.
Legato alla ricerca contro la Sla e l’Ice Bucket Challenge (l’iniziativa nata con Pete Frates, 29 anni, ex giocatore di baseball del Boston College al quale fu diagnosticata la SLA), il brand di accessori Amen ha iniziato la propria attività tre anni fa con l’adesione alla causa della Fondazione Vialli e Mauro per la Ricerca e lo Sport Onlus. Un impegno puntuale e continuo quello di Amen, coinvolto in tutte le iniziative promosse dagli ex calciatori Gianluca Vialli e Massimo Mauro.
Tornei di golf, concerti ed eventi speciali gli appuntamenti organizzati nell’anno per raccogliere fondi per la sclerosi laterale amiotrofica. Amen affida il suo messaggio di solidarietà e impegno per la ricerca a una linea di gioielli caratterizzata dalla significativa frase di Madre Teresa di Calcutta “Quello che facciamo è soltanto una goccia nell’oceano… ma se non ci fosse quella goccia all’oceano mancherebbe” e a un’altra importante frase dello stesso Gianluca Vialli “Every Journey of a thousand miles starts with a single step” (Un viaggio lungo un migliaio di miglia inizia sempre con un passo).
Una raccolta di fondi è legata alla vendita dei bracciali, in distribuzione in Italia in oltre duecento punti vendita e attraverso la stessa Fondazione. Una goccia, un passo capace di unire i cuori per lavorare insieme a un unico scopo: sconfiggere la sofferenza.
Amen nasce con Giovanni Licastro, imprenditore aretino con alle spalle importanti esperienze nel settore orafo e della distribuzione. Nel 2012, Licastro si trova presso la sede di un fornitore e tra i rotoli scopre un bracciale da uomo, semplice, incompiuto. È un filo di cuoio che porta incisa parte di una preghiera. Ne rimane colpito, lo prende, e con gesto spontaneo lo indossa. Una volta a casa si trova a guardarlo, a studiarlo, a pensare che sì, gli sarebbe piaciuto creare un brand che sapesse portare speranza e parole di fede alle persone. In particolare, avrebbe voluto creare un accessorio maschile portabile con facilità, un compagno di viaggio silente e prezioso per la vita di tutti i giorni. Un bracciale per tutti. Fa produrre per cominciare un campione in bianco, uno in nero e uno in marrone. Vi fa incidere due preghiere, il Padre Nostro e l’Ave Maria, e AMEN è il nome scelto per il senso stesso della parola: verità, certezza.
Le collezioni AMEN abbracciano non solo la fede in senso stretto, ma un concetto più ampio di amore: amore verso il partner, amore verso i figli, gli amici, verso tutte le persone care. Ci sono, infatti, anche i bracciali con le parole “Mamma” o “Ti Amo” in diverse lingue, creativi, dall’innovativa chiusura magnetica in acciaio. Gioielli da portare non solo come simboli di appartenenza, ma anche come accessori di tendenza. Questo è AMEN, brand di preziosi tutto italiano che da anni si prodiga per trasmettere parole di amore e di fede in modo sobrio, informale. La fede entra nell’abbigliamento per diventare compagna di viaggio nella vita di ognuno: di uomini e donne, ragazzi e bambini.
Clementina Speranza
da ilpuntosalute | 28 Nov, 2014 | No profit
Nasce per volere della SOI (Società Oftalmologica Italiana) la Fondazione “Insieme per la vista”, una Onlus in grado di offrire sostegno e servizi a livello nazionale e internazionale al fianco dei cittadini. Si propone di raccogliere risorse per finalità di utilità sociale in ambito oftalmologico e di promuovere le attività rivolte a soggetti diversamente abili a causa di patologie o difetti congeniti della funzione visiva.
Gli obiettivi della Fondazione sono quelli di favorire e promuovere:
- la ricerca scientifica nel campo dell’oftalmologia e della farmaceutica a essa connessa;
- lo studio, la promozione e la realizzazione di progetti, campagne e attività sociali legate alla tutela e salvaguardia della vista e alla sua prevenzione, controllo e cura in Italia e all’estero;
- la collaborazione con Enti Pubblici e privati, fornendo assistenza e supporto operativo, nell’individuazione, nella promozione e nella realizzazione di progetti e campagne socio sanitarie di sensibilizzazione dell’opinione pubblica circa i rischi e le conseguenze per la salute dell’individuo legati alle patologie oculari;
- la divulgazione della cultura della prevenzione e del controllo della vista;
- il supporto psicologico e terapeutico e giuridico ai pazienti affetti da gravi menomazioni dell’apparato visivo in particolare per quanto riguarda le patologie che più frequentemente colpiscono i bambini e gli anziani e le patologie visive conseguenti ad infortuni sul lavoro e a incidenti stradali;
- l’informazione, la sensibilizzazione e il recupero degli individui affetti dalle patologie più diffuse quali il glaucoma, le maculopatie, la cataratta e dalle patologie visive di carattere ereditario.
“La SOI è sempre stata protagonista nella promozione della tutela della vista – spiega Matteo Piovella Presidente della SOI – ed è per questo che ha deliberato la costituzione di una Fondazione, che ha esclusivamente finalità di solidarietà e utilità sociale e opera nel settore dell’assistenza socio-sanitaria, nel settore medico farmaceutico e della ricerca scientifica.
Nel perseguimento dei suoi obiettivi, la Fondazione già da quest’anno ha deciso di attivare differenti campagne di informazione sulla prevenzione e sulla cura delle patologie oculari dei bambini e degli anziani che sono:
- la presenza del medico anestesista nell’intervento della cataratta
- la prevenzione e cura dei danni da miopia elevata
- la prevenzione e cura dei danni visivi da diabete
- garantire l’accesso alle cure per i pazienti affetti da maculopatia
Oggi abbiamo già attivato e condiviso con le istituzioni tutti questi progetti, ma c’è ancora molta strada da fare”.
Si può sostenere la Fondazione Insieme per la vista tramite:
- donazione sul conto corrente dedicato “Fondazione Insieme per la Vista onlus” IBAN: IT32 H020 0805 1190 0010 277 311, Banca Unicredit, agenzia Roma XXI Aprile
- destinando il 5 per mille a “Fondazione Insieme per la Vista onlus” (ciò non sostituirà l’8 per mille che potrà essere continuato a devolvere allo Stato o alla Chiesa)
FONDAZIONE INSIEME PER LA VISTA onlus
codice fiscale 12506631006
www.insiemeperlavista.com
info@perlavista.it