Mal di schiena, dolori muscolari, artriti e artrosi sono alcune delle sintomatologie più frequenti che colpiscono oltre 20 milioni di italiani: un adulto su due. Un dolore localizzato per cui è spontaneo pensare a una soluzione che riesca ad agire proprio dove c’è il dolore.

“Il dolore, cronico o occasionale, rappresenta il principale motivo di consulto del medico di medicina generale, spiega Claudio Cricelli, Presidente SIMG, Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie. Nel trattamento delle forme più comuni di dolore si cerca di evitare al massimo il ricorso ai trattamenti sistemici ove esista una valida alternativa come i cerotti antalgici antiinfiammatori. Questi farmaci sono da preferire al trattamento per bocca: sono di semplice impiego, ben tollerati, ben controllati e comodi. Gli anti-infiammatori non steroidei (FANS), come il diclofenac, sono farmaci ampiamente utilizzati nella pratica clinica e vengono prescritti in diverse patologie per il trattamento del dolore data la loro comprovata efficacia. I cerotti medicati a base di diclofenac sono in grado di risolvere tante situazioni in cui il dolore localizzato è trattabile con successo da questa opzione”.

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I farmaci per uso locale (topico), in particolare i cerotti medicati antidolore, con oltre 5 milioni di confezioni vendute nel 2014 in Italia, risultano essere la prima scelta di chi deve risolvere un problema di dolore localizzato. Scelta confermata anche da diverse linee guida internazionali che sostengono l’impiego di questi presidi, prima del ricorso ai farmaci per uso orale o agli oppioidi, come ad esempio:

Eular-European League Against Rheumathism e ACR-American College of Rheumatology), Nice (National Institute for Health and Clinical Excellence)

“La ricerca di una soluzione al dolore, spiega Maria Vittoria Muzio, farmacista e Consigliere Federfarma Milano, è il motivo più frequente di ricorso al consiglio in farmacia. Per il farmacista è fondamentale poter disporre di una vasta gamma di medicinali senza obbligo di prescrizione, che consenta di scegliere tra diversi principi attivi e tra diverse vie di somministrazione quella più adatta non soltanto al disturbo, ma anche alle caratteristiche della persona che, sempre più spesso, è trattata per altre patologie e, quindi, è particolarmente esposta al problema delle interazioni farmacologiche. In questo senso, la disponibilità di medicinali di grande efficacia come i FANS in una forma farmaceutica poco invasiva come il cerotto medicato dà la possibilità di affrontare con indubbia efficacia e sicurezza i disturbi articolari e muscolari che ogni giorno affliggono migliaia di persone con grande praticità e facilità di applicazione”.

3Il cerotto medicato contenente diclofenac epolamina (DIEP) assicura un’efficace azione antinfiammatoria e analgesica localizzata, con un lento e continuo rilascio del principio attivo nell’arco delle 12 ore. È possibile applicare fino a 2 cerotti al giorno per un periodo fino a 14 giorni. Il diclofenac è un farmaco dall’effetto antinfiammatorio, analgesico e antipiretico che rientra nella categoria degli antinfiammatori non steroidei (FANS) ed è una molecola largamente conosciuta e prescritta per le condizioni di dolore acuto e cronico. Questo farmaco è disponibile in diverse formulazioni iniettabili, orali e topiche. Diclofenac epolamina somministrato sotto forma di cerotto, grazie all’alta solubilità della molecola, assicura un’effettiva penetrazione nell’epidermide e un’azione a livello muscolare e della pelle. La molecola epolamina è un veicolo, senza attività farmacologica, utilizzato per aumentare la solubilità e quindi raggiungere gli strati più profondi del tessuto.

“La maggioranza dei pazienti che si rivolge a uno specialista ortopedico lamenta dolore in qualche parte del corpo. Dolore che può essere acuto e insorto in seguito ad un trauma, oppure cronico, che dura da tempo.

1Nel primo caso il trauma cosiddetto minore può causare un’infiammazione di elementi del nostro sistema muscolo-scheletrico nei diversi distretti – spiega Paolo Cherubino, Past President SIOT, Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia -. L’esempio più comune è l’infiammazione causata da un trauma tipo la distorsione, la cosiddetta storta ,riferita spesso alla caviglia, al ginocchio, ecc. Ma anche sollecitazioni muscolari in distrazione causano dolore spesso violento e di breve durata, da porre in diagnosi differenziale con la rottura del muscolo. Tra le forme croniche, la lombalgia e la tendinopatia della cuffia dei rotatori hanno un posto preminente come frequenza e come necessità di risolvere il problema il più rapidamente possibile. In questi e altri casi simili l’applicazione topica di un FANS è estremamente gradita perché non comporta la somministrazione per via orale o intramuscolare del farmaco, evitando così i ben noti effetti collaterali di tali vie di introduzione. I pazienti poi possono rinnovare da soli la medicazione, senza bisogno di ricorrere a un’infermiera o all’amico per l’iniezione intramuscolare e sono estremamente più sereni per ciò che riguarda gli effetti sull’apparato gastroenterico”.