Nell’antichità si è sempre più affermato il valore dell’olio d’oliva come alimento-medicamento. Nell’antica Grecia, Galeno assegnava all’ olio d’oliva virtù terapeutiche nel combattere i “mali del ventre”.
Veniva poi usato nelle cure di bellezza per contrastare l’avvizzimento della pelle, sul cuoio capelluto per la prevenzione della forfora e della caduta dei capelli e, successivamente, anche per la cura delle artriti e dei reumatismi. Oggi l’olio di oliva è consigliato nella prevenzione delle malattie dell’apparato digerente, dell’invecchiamento osseo, delle malattie , dell’arteriosclerosi e di alcuni tipi di tumori.
Le proprietà benefiche dell’olio sul nostro organismo
L’olio extravergine di oliva è sempre stato considerato a metà strada tra un alimento e un medicinale. Le proprietà benefiche dell’olio di oliva derivano fondamentalmente dalla composizione dei trigliceridi e dei polifenoli in esso contenuti: ha infatti una più elevata quantità di monoinsaturi rispetto a qualunque altro grasso animale o vegetale.
In gravidanza: è bene aggiungere due cucchiai di olio extravergine di oliva al giorno alla propria dieta. Gli acidi grassi che l’olio contiene contribuiscono alla formazione delle cellule del sistema nervoso del nascituro. Usato crudo, inoltre, l’olio riduce eventuali problemi di stipsi, particolarmente fastidiosi per la gestante.
Per l’infanzia: l’olio extravergine di oliva sia per la sua digeribilità (è il grasso più affine a quello presente nel latte materno), che per la presenza di acidi grassi essenziali (indispensabili per favorire la crescita) è consigliato dai pediatri per un corretto svezzamento del bambino. Rappresenta un prodotto molto digeribile ed estremamente importante nel processo di formazione delle ossa e di sviluppo del cervello grazie al rapporto perfettamente bilanciato nel suo contenuto di acidi. Per questo anche le pappe di svezzamento, fin dal 4° – 5° mese di vita, possono essere condite con l’olio extravergine di oliva.
Per gli adulti e le persone anziane: data la capacità dell’olio di oliva di ridurre il colesterolo LDL e aumentare la frazione HDL del colesterolo totale, di diminuire la glicemia, limitare gli effetti dell’invecchiamento cellulare e prevenire malattie cardiovascolari e alcune forma tumorali.
Contenuto calorico: l’olio extravergine di oliva è un alimento molto digeribile, l’unico digeribile al 100%, contro l’olio di girasole 85%, l’olio di arachidi 81% e l’olio di mais 36%. Essendo inoltre più gustoso e saporito possiamo usarne una quantità inferiore, riducendo l’apporto calorico del piatto a tutto vantaggio della nostra linea.
Fabbisogno giornaliero: l’olio extravergine di oliva è ricco di grassi “insaturi” utili al nostro organismo anche per assimilare altre sostanze. Il nostro organismo necessita ogni giorno di una quantità di grassi “insaturi”, pari a quella contenuta in due cucchiai di olio di oliva.
Nello sport: garantisce l’apporto di sostanze nutritive tipiche di un prodotto naturale e, allo stesso tempo, ha effetti positivi sulla digestione in quanto ne riduce i tempi. Stimola la secrezione di sostanze che contrastano l’acidità gastrica, aiuta l’attività della cistifellea e la digestione dei grassi a livello intestinale.
L’olio e la salute delle donne
Secondo ricercatori americani dell’Università di Chicago, l’olio extravergine di oliva potrebbe migliorare l’efficacia della terapia per la cura del cancro al seno, impedendo l’innescarsi di resistenze farmacologiche.
Infatti l’olio extravergine di oliva, estremamente ricco di acido oleico, abbasserebbe del 46% i livelli del gene Her- 2/neu, uno dei principali oncogeni causa del carcinoma mammario, stimolando contemporaneamente il funzionamento del farmaco “Herceptin” che ha come bersaglio proprio questo oncogene.
L’acido oleico, inoltre, stimolerebbe anche la produzione della proteina p27Kip1 che agisce da freno naturale nella crescita del tumore.
Le proprietà antiossidanti dell’olio
Ricercatori della Facoltà di Scienze della Università di Oporto in Portogallo hanno pubblicato sulla rivista “Molecular Nutrition & Food Research” i risultati del loro studio riguardante le proprietà benefiche dell’olio di oliva nel proteggere il sistema cardiovascolare da infarto e ictus.
Hanno infatti individuato nell’antiossidante denominato “EDA-DHPEA” la funzione di proteggere i globuli rossi dagli attacchi di agenti ossidanti come radicali liberi e colesterolo.
Nello studio pubblicato dai ricercatori sono stati messi a confronto gli effetti di quattro polifenoli su cellule sottoposte a stress ossidativo per mezzo di un composto chimico che genera radicali liberi. L’antiossidante “EDA-DHPEA” è risultato il più efficace tra gli antiossidanti messi a confronto e ha protetto i globuli rossi anche a bassi livelli di concentrazione.
Questa interessante scoperta ha confermato il benefico influsso dell’olio d’oliva sulla salute, proprio grazie all’antiossidante “EDA-DHPEA” in esso contenuto, sottolineando come l’olio di oliva sembri contenere livelli più elevati di questo componente rispetto ad altri oli.
L’olio e il cervello
Una ricerca del Monell Center Senses Center di Philadelphia e della Northwestern University di Chicago (USA) ha dimostrato che l’olio extra-vergine d’oliva ha una qualità salutare in più oltre a quelle già note: aiuta a prevenire i disturbi di una grave malattia degenerativa come il “morbo di Alzheimer”.
Questo tipo di demenza, che in Italia fa soffrire 800mila persone, più i loro familiari, è causata, secondo gli scienziati statunitensi, dalla presenza di proteine neurotossiche chiamate ADDL, le quali danneggiano e riducono la comunicazione tra le cellule del nostro cervello, i neuroni, distruggendole progressivamente.
La ricerca individua nell’oleocantale, un composto dell’olio extravergine d’oliva, non solo ha la capacità di preservare le cellule nervose dalla naturale usura legata all’avanzare dell’età, ma anche quella di modificare dimensioni e struttura delle cellule neurotossiche, impedendo loro di penetrare nelle cellule nervose e di ostruirne le comunicazioni continue.
L’olio e la digestione
I grassi contenuti nell’olio extravergine di oliva sono utilizzati interamente dall’organismo grazie alla notevole presenza dell’acido oleico che lo rende estremamente digeribile per la sua facilità di essere sciolto dall’enzima preposto alla digestione dei grassi.
Questo componente, inoltre, stimola la secrezione biliare aumentandone la fluidità, con il risultato di migliorare l’assorbimento dei nutrienti.
L’olio di oliva extravergine è quindi particolarmente indicato nell’alimentazione degli anziani.
L’olio come antinfiammatorio
Il biologo statunitense Gary Beauchamp, analizzando l’olio extravergine d’oliva, ha rivenuto al suo interno la presenza di un agente chimico che agisce come l’ibuprofen.
Beauchamp e il suo team hanno ribattezzato la sostanza oleocanthal e hanno scoperto che, seppure essa abbia una composizione chimica diversa, i suoi effetti sono simili a quelli del componente anti-infiammatorio non-steroidale dei farmaci contro il dolore.
Tale scoperta giustifica ancora di più il ruolo salutistico dell’olio extra vergine di oliva in quanto molti ricercatori ritengono che l’infiammazione giochi un ruolo importante in una vasta gamma di malattie croniche come l’ictus, l’infarto e il cancro al seno e ai polmoni.
L’olio e la dermatite
Ricercatori italiani dell’Istituto Dermatologico San Gallicano di Roma, dopo uno studio durato più di 30 anni, sono arrivati alla conclusione che alla base della dermatite seborroica ci sarebbe un deficit ematico di sostantze antiossidanti e di acidi grassi polinsaturi.
Tale studio, riconosciuto dal Ministero della Sanità, pone quindi l’olio extravergine di oliva come uno degli elementi più utili per un trattamento combinato dietetico, farmacologico e cosmetico di questa diffusa malattia cutanea.
L’olio e il diabete
Il primo a intuire la relazione positiva tra dieta e malattie quali diabete, bulimia, obesità, fu il medico nutrizionista italiano Lorenzo Piroddi nel 1939. Ma è solo grazie al professore americano Ancel Keys che, nel 1952, si iniziò a parlare di “dieta mediterranea”. Il professor Keys fornì le prime evidenze comparative tra soggetti americani e soggetti residenti nel bacino del Mediterraneo sul rischio di malattie dell’apparato cardiocircolatorio in relazione ai consumi alimentari.
In seguito a questi primi risultati prese avvio la famosa ricerca “Seven Countries Study”, basata sul confronto dei regimi alimentari di 12.000 persone di età compresa tra 40 e 59 anni, sparse in sette Paesi del mondo.
I risultati dell’indagine non lasciarono dubbi: la mortalità per cardiopatia ischemica (infarto) risultò molto più bassa presso le popolazioni mediterranee rispetto ad altri paesi con una dieta ricca di grassi saturi (burro, strutto, latte e suoi derivati, carni rosse).
A partire da questi studi si è diffuso il concetto di “dieta mediterranea” e dei suoi effetti benefici sulle persone.
Contrariamente alle tipiche indicazioni dietetiche consigliate ai pazienti effetti da diabete di tipo II, che prevedono un aumento dell’apporto di carboidrati complessi e di fibre e una diminuzione dei grassi, recenti studi hanno evidenziato un possibile effetto favorevole sulla glicemia di una dieta a più elevato contenuto di grassi totali, grazie a un aumento degli acidi grassi monoinsaturi e a una contemporanea riduzione degli acidi grassi saturi: caratteristiche tipiche della dieta mediterranea, all’interno della quale l’olio di oliva rappresenta la fonte principale dei grassi alimentari. Per queste ragioni l’olio extravergine di oliva, estremamente ricco di acidi grassi monoinsaturi, può avere effetti benefici per il trattamento dell’insulinoresistenza, generalmente associata ad obesità addominale.
L’olio e il colesterolo
L’olio extravergine di oliva contribuisce a ridurre l’eccesso di colesterolo non generando il colesterolo “cattivo” (LDL) ma favorendo, al contrario, la formazione del colesterolo “buono” (HDL).
Quest’ultimo garantisce l’integrità delle nostre arterie, le ripulisce da eventuali placche arteriosclerotiche e dallo stesso LDL, impedendo che queste sostanze aderiscano alle pareti occludendole.
Fonte: http://www.sagra.it/salute-e-benessere/salute/
Sagra è lo storico marchio del Gruppo Salov, che produce olio da oltre un secolo, una tra le poche grandi realtà del settore a mantenere salda la sua identità italiana al 100%. L’Azienda nasce dalla fusione di diverse realtà che operavano in Toscana nel settore oleario sin dalla metà dell’Ottocento ed è proprietà della famiglia Fontana da quattro generazioni. Ancora oggi l’attività di Sagra si concentra nella ricerca continua dell’eccellenza del prodotto, anche con un’attività di informazione al consumatore volta a spiegare il valore di un prodotto come l’olio, fondamentale nella nostra dieta e ricchissimo di virtù che poco conosciamo.
Il primo olio Extra Vergine di oliva a marchio Sagra nasce nel 1959. È prodotto dalla Società Farmaceutica Carlo Erba e si fa notare subito per la sua altissima qualità.
Negli anni Sessanta, infatti, l’olio Sagra è venduto esclusivamente nelle farmacie e sugli scaffali di selezionati negozi alimentari del nord Italia, per arrivare poi alla distribuzione nazionale.
Nel 1991 nasce l’olio Extra Vergine Sagra “Bassa acidità”, un prodotto che, grazie al know how dell’azienda, risponde a criteri qualitativi molto più severi di quelli previsti dalla normativa. La bassa acidità è infatti il parametro fondamentale con cui si definisce la qualità dell’olio Extra Vergine: tanto minore è l’acidità, tanto superiore è la qualità del prodotto.
240 mila mq di estensione del sito produttivo, 330 mila litri di olio confezionati ogni giorno, 5 mila controlli qualità ogni anno, questi sono alcuni dei numeri che definiscono le caratteristiche del Gruppo Salov oggi.
Il sistema qualità del Gruppo si fonda sulla gestione continua e rigorosa di tutte le fasi del processo produttivo, a partire dalla selezione attenta della migliore materia prima. Tutti i processi produttivi sono sottoposti a rigorosi controlli.
Il prodotto finito è controllato dai laboratori di analisi qualificati e all’avanguardia, interni all’azienda e certificati da Enti certificatori:
– Certificazione UNI EN ISO 9001:2008, BRC, IFS per il rispetto del sistema qualità nelle procedure aziendali
– Certificazione BIO ICEA REG CE 834/07 per la produzione di oli extra vergini biologici per l’Europa, Stati Uniti
– Certificazioni Kosher e Kashruth riconosciute dalla comunità ebraica per il rispetto dei processi secondo la religione ebraica
– Sistema di tracciabilità UNI EN ISO 22005:2008 per le aziende agroalimentari