Nella medicina tradizionale persiana la radice del capello è paragonata a una cipolla. Ha stessa forma e anche odore. Proprio come la cipolla ha bisogno di umidità e necessita di una determinata temperatura, e deve essere alimentata per crescere. Ha bisogno di vitamine, proteine e acidi per mantenere forte il capello e assicurargli una lunga vita.
Lo stress, un incidente, la fine emotivamente drammatica di una relazione, un intervento chirurgico, una repentina perdita di peso, gli steroidi anabolizzanti che usano alcuni atleti, qualsiasi trauma fisico o psicologico e persino una semplice influenza sono possibili ragioni per la caduta dei capelli.
La perdita dei capelli dopo un trauma fisico può verificarsi dai 2 e ai 6 mesi dopo l’evento.
In molti anni di ricerca e sperimentazione, ho testato che la nutrizione dei capelli può avvenire in 2 modi.
I capillari possono nutrirne le radici tramite un maggiore afflusso di sangue ottenuto in maniera naturale. Per questo suggerisco semplicemente di restare qualche minuto a testa in giù e con i piedi verso l’alto, anche un massaggio alla testa è molto efficace.
Poi consiglio la nutrizione con oli, erbe e piante. Olio di aglio, di rosmarino, di mandorle amare, di sesamo, di albero di tè, di ambla, di jojoba, camomilla, henné, foglie di pino argentato, solo per citare alcuni nomi. Ogni problematica e ogni tipologia di capello hanno il loro olio o la loro ricetta.
Le dosi e le indicazioni devono essere prescritte da uno specialista esperto di medicina tradizionale persiana.
Consiglio finale: una buona alimentazione ricca di proteine, ferro, vitamine E e B. Non possono mancare riso e alghe, e il controllo delle emozioni per evitare stress psicologici e fisici. Strofinare bene la cute al lavaggio e tenere sotto controllo le analisi del sangue e del capello tramite uno specialista. Evitare l’uso di colorazioni e prodotti chimici.
Le cause della caduta dei capelli sono varie:
Stress e tensione possono innalzare la temperatura della superficie cutanea della testa, il che influisce sulla caduta e sulla ricrescita: troppo calore assottiglia il capello, può provocare prima il diradamento e infine la perdita, che di solito si verifica nella parte anteriore della testa.
La soluzione? Esistono numerosi modi per rilassarsi tra cui la meditazione e lo yoga. E per ridurre l’infiammazione del cuoio capelluto si possono usare erbe come l’henné, il cedro e l’olio di violetta.
La variazione degli ormoni durante la gravidanza potrebbe provocare la caduta dei capelli, fenomeno che può continuare per qualche tempo dopo la nascita e l’allattamento del bambino. La buona notizia è che tanti di questi capelli ricresceranno in seguito.
Pillole anticoncezionali e menopausa: cambiare o interrompere le pillole anticoncezionali può causare la caduta. Anche i cambiamenti nell’equilibrio ormonale che si verificano durante la menopausa possono dare lo stesso effetto.
Quasi una donna su 10 di età compresa tra 20 e 49 anni soffre di anemia: affaticamento, mal di testa, vertigini, formicolio e freddo a mani e piedi.
La causa principale e più comune è la carenza di ferro.
Cosa fare? Analisi del sangue e integratori di ferro possono risolvere il problema. E aiutarsi con l’alimentazione: spinaci, legumi, ecc. Consiglio di utilizzare un mestolo di ferro per cucinare, in modo che durante la cottura rilasci ioni di ferro, più efficaci degli integratori che liberano, invece, solo molecole di ferro.
L’insufficienza di proteine.
Quando nella nostra alimentazione non consumiamo abbastanza proteine e per altri motivi di salute il nostro corpo non può assumere proteine o non le assimila, questa carenza viene recuperata dalle proteine immagazzinate nel capello che s’indebolisce e cade.
Cosa fare? Una buona alimentazione di proteine: carne, uova, pesce, frutta secca.
La tricotillomania. Un disturbo del comportamento di tipo ossessivo-compulsivo caratterizzato da un irrefrenabile impulso di tirare e strappare i capelli. Di solito inizia prima dei 17 anni ed è più comune negli uomini.
Perdita di capelli con over-forming. Modellare i capelli sempre allo stesso modo, proporre sempre la stessa acconciatura nel corso degli anni, prodotti chimici per allisciare o arricciare, gel, lavaggi frequenti con detergenti aggressivi, piastra, possono portare alla caduta dei capelli.
Fluidificanti del sangue, antidepressivi, farmaci per la pressione sanguigna (noti come beta-bloccanti), per il trattamento di malattie reumatiche e di alcune malattie della pelle, il litio (per il disturbo bipolare), antinfiammatori non steroidei (FANS) e altri particolari farmaci possono aumentare la perdita dei capelli.
Cosa fare?
Se il medico stabilisce che un farmaco causa la caduta dei capelli, è bene riduca la dose o la cambi.
L’Ipotiroidismo. La tiroide, una piccola ghiandola posta alla base del collo, secerne ormoni essenziali per il metabolismo, se non ne produce abbastanza avviene la caduta dei capelli.
Cosa fare?
I farmaci tiroidei risolvono il problema: quando la tiroide torna alla normalità la perdita dei capelli diminuisce.
Un basso livello di vitamina B. Cosa fare? Integratori e un cambiamento della dieta. Assumere le vitamine B che si trovano in pesce, carne, verdure amidacee e frutta non composta. Una dieta equilibrata ricca di frutta e verdura, di proteine magre e grassi buoni, come avocado e cereali, è benefica per la salute di corpo e capelli.
La carenza di vitamina E, che può essere compensata con capsule di vitamina E e con alimenti che la contengono: carote, avocado, mandorle, zucca, asparagi…
Il consumo eccessivo di vitamina A: in molti i casi è dimostrato che le persone che soffrono di perdita di capelli assumono integratori eccessivi di vitamina A.
Un’importante perdita di peso e la malnutrizione possono causare carenze di vitamine e minerali. La perdita dei capelli insieme a una significativa perdita di peso può anche essere causata da un disturbo alimentare come l’anoressia o l’eccesso di cibo.
La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS, cioè Poly-Cystic Ovary Syndrome) è uno squilibrio negli ormoni sessuali maschili e femminili. Alti livelli di androgeni possono portare a cisti ovariche, aumento di peso, alto rischio di diabete, cambiamenti nelle mestruazioni, infertilità e perdita di capelli.
Il cuoio capelluto che non si riscalda abbastanza può bloccare la ricrescita dei capelli e talvolta provocarne la caduta nella parte posteriore della testa. La pelle secca del cuoio capelluto può influire sulla patologia perché può significare che il sangue non circola bene o che la pelle non ha abbastanza umidità. Bisogna quindi bere abbastanza ed effettuare un massaggio con oli consigliati da uno specialista in medicina tradizionale (olio di mandorle amare, di sesamo, di albero di tè, di ambla, di jojoba …).
Attraverso i miei studi ho riscontrato un’altra causa della caduta dei capelli in pazienti con problemi di fegato grasso per inattività fisica, perché trattengono le tossine.
Per disintossicarsi bisogna sudare per espellere le tossine, altrimenti queste potrebbero essere eliminate attraverso i pori della testa, causando il soffocamento e la perdita dei capelli.
Babak Monazzami
Babak Monazzami è nato a Khorram Abad, in Persia. Si occupa di Medicina Tradizionale Persiana (TIM) e Babilonese. I suoi consigli sono basati su: energiterapia, massaggi, cosmetica, benessere, corsi di ballo, sport, alimentazione, sessualità, Ayurveda.
Tra il 2008 e 2009 tiene seminari su sport-psicoterapia per giovani rifugiati provenienti da paesi con conflitti e bambini-soldato con depressione borderline, con la collaborazione del dottor Filippo Petrogalli e del dottor Italo Siena, direttore e fondatore del centro Il Naga, a Milano.
Nel 2009 e 2010 ha tenuto seminari sulla psicologia e sulla medicina persiana rivolti agli studenti di psicologia all’Università degli Studi di Milano Bicocca.
Dal 2015 al 2017 ha praticato la medicina persiana presso uno studio privato di Medicina Generale e Tradizionale a Dusseldorf, in Germania.
Per diffondere la medicina persiana negli stessi anni, in seminari rivolti ai medici e agli “heilpraktiker”, ha illustrato soluzioni alternative per varie malattie. A differenza del medico convenzionale, lo Heilpraktiker utilizza metodi naturali quali Omeopatia, Fitoterapia, Agopuntura, Osteopatia / Chiropratica, Kinesiologia, Aromaterapia, Ipnosi, Medicina Cinese, Medicina Quantistica, Metodi di Disintossicazione.
Heilpraktiker è una parola tedesca che significa ‘Colui che pratica la Guarigione’.