È Pietro Palma ad aggiudicarsi il titolo di Ambassadeur du Champagne 2018 in Italia.
Dopo un’esperienza come imprenditore, Palma ha deciso di seguire la sua passione per il vino aprendo nel 2014 un’enoteca a Prato, dove conduce circa 30 lezioni e degustazioni all’anno sullo Champagne, da lui definito “un vino unico e inimitabile, sinonimo di vita, ingegno umano e creatività”.
La prova finale si è svolta presso il Park Hyatt di Milano. A valutare le capacità dei candidati sono stati chiamati i giornalisti Enzo Vizzari e Stefano Salis, l’affascinante Claudia Bondi e Bernardo Conticelli, ambasciatori rispettivamente nel 2013 e nel 2015, e Domenico Avolio, Direttore del Bureau du Champagne in Italia. Insieme a Pietro Palma hanno partecipato alla selezione il catanese Manlio Giustiniani e Daniela Guiducci.
Il concorso “Ambasciatori dello Champagne”, indetto dal Comité Champagne, giunto alla dodicesima edizione, ha l’obiettivo di riconoscere e valorizzare l’attività di insegnamento sullo Champagne e individuare i migliori formatori a livello nazionale ed europeo.
L’ambasciatore europeo dello Champagne 2018 è tedesco. Si chiama Stefan Metzner ed è il sommelier e formatore di Monaco di Baviera. Durante la finale dell’8 novembre, alla quale hanno preso parte nove finalisti in rappresentanza di Italia, Francia, Spagna, Gran Bretagna, Belgio, Olanda, Austria, Germania e Svizzera, Stefan Metzner ha convinto la giuria per la sua approfondita conoscenza dei vini di Champagne e la sua capacità pedagogica nel trasmetterla. Dopo il successo di Ingeborg Aug nel 2007, è la seconda volta che un candidato tedesco ottiene questo riconoscimento.
Il titolo di Vice-Ambasciatore è andato alla candidata belga Kristel Balcaen, sommelier, scrittrice e formatrice di Gand, mentre al rappresentante italiano Pietro Palma, enotecario e formatore di Prato, è stato conferito il Premio Speciale.
I due co-presidenti del Comité Champagne, MaximeToubart e Jean-Marie
Barillère, nonché il presidente della giuria Sébastien Moncuit, chef de cave di Champagne Mailly Grand Cru, hanno premiato i vincitori durante una serata di gala organizzata presso la sede di Mailly Grand Cru, alla presenza dei professionisti del mondo vinicolo della regione.
“Ambasciatori dello Champagne” è una selezione internazionale che premia le competenze formative dei professionisti del vino e che ha l’obiettivo di sottolineare l’importanza di un approccio pedagogico nella diffusione della cultura dello Champagne e delle qualità che lo rendono inimitabile. L’edizione di quest’anno ha visto i candidati confrontarsi sul tema del dégorgement e del dosage.
Ma di cosa si occupa esattamente il Comité Champagne? Dal punto di vista economico, mira a uno sviluppo armonioso della filiera. Organizza le relazioni tra vigneron e maison per l’acquisto e la vendita delle uve, registra tutte le transazioni e gestisce la riserva qualitativa regolando così il mercato e assicurando l’indispensabile equilibrio tra domanda e offerta. Il Comité Champagne gestisce le relazioni con le istituzioni amministrative francesi e della Comunità Europea, lavora per rafforzare la presenza internazionale dei vini di Champagne e lotta contro le barriere commerciali per facilitare le esportazioni in tutti i paesi del mondo.
I Servizi Tecnici del Comité Champagne sviluppano programmi di ricerca in viticultura e enologia all’avanguardia. Ogni anno vengono realizzate circa 200 sperimentazioni in tutta la regione che riguardano ogni settore: dalla climatologia alla lotta anti-parassitaria, dalle tecniche colturali ai progetti di zonazione e al controllo dei processi di fermentazione. I Servizi Tecnici operano sia con mezzi propri sia collaborando fianco a fianco con partner esterni, sostengono la filiera attraverso un’attività di consulenza ai vigneron e ai vinificatori e organizzano attività di informazione anche con la pubblicazione di documenti tecnici.
Un’altra delle missioni del Comité Champagne è la valorizzazione dei vini di Champagne e il rispetto della loro identità. Il dipartimento Denominazione e comunicazione crea e diffonde una molteplicità di strumenti per far conoscere i vini di Champagne: organizza eventi rivolti a professionisti del vino, giornalisti e formatori, e propone visite personalizzate per la stampa e per gruppi di professionisti.
Il Comité Champagne, caso unico nel panorama vinicolo, dispone di una rete di 15 uffici con sedi in varie parti del mondo che garantiscono le relazioni con i media e sviluppano azioni di comunicazione e di difesa della denominazione calibrate sui diversi mercati. La tutela della denominazione “Champagne” è una prerogativa fondamentale del Comité realizzata attraverso azioni sistematiche contro tutti coloro che ne compromettano la notorietà e l’identità.
Il Comité Champagne, un organismo creato dalla legge francese del 12 aprile 1941 per gestire e difendere gli interessi comuni dei viticoltori e delle Maison di Champagne, ogni anno lotta contro centinaia di usi abusivi del nome “Champagne” in ambiti che vanno: dagli spumanti, ai prodotti di bellezza, dalla birra, ai generi alimentari.