Mai senza cappello. C’è stato un tempo in cui eleganza, fascino e, soprattutto, status sociale, non potevano fare a meno di esprimersi attraverso il più iconico degli accessori maschili. Il cappello definiva la posizione di un uomo in società, era la sua carta d’identità, un simbolo poi captato dal cinema e trasformato in segnale di riconoscimento.
Il berretto nero, rigido con visiera militare accompagna Marlon Brando in “Fronte del porto”, James Dean lancia i grandi cappelli con larga falda rialzata. Cary Grant ammalia Ingrid Bergman con il suo lucido e scurissimo feltro nelle inquietanti atmosfere del film “Notorius”, e Humphrey Bogart la seduce in Casablanca con il suo cappello in feltro che gli dona l’aspetto del bel tenebroso. Nel frattempo, il romanzo di Hemingway “Per chi suona la campana” diventa un film in cui il fascinoso Gary Cooper appare con in testa un copricapo in stile americano. Tutto ciò senza trascurare i film western dove venivano proposti modelli casual morbidi, a colori pastello che sembrano incontrare il gusto dei giovani, e ovviamente lo Stetson, il tipico cappello da cow boy realizzato in feltro impermeabile.
Brigitte Bardot è un’amante dei cappelli oversize di paglia e lo stile da spiaggia lanciato dalla bellissima BB oggi è più attuale che mai, tanto da ispirare le nuove generazioni. Il cappello, infatti, è l’accessorio di stile che non può mancare nel guardaroba. Praticamente un must-have colorato, divertente e adatto per proteggersi dalla pioggia, farsi ombra, ripararsi dal sole e comunicare.
Proprio più di un secolo fa, nella terra salentina, inizia la storia di Doria 1905. Il nome della famiglia, e conseguentemente quello del brand, deriva da Oria, città del Brindisino che tra il VII e il X secolo ospitò la più illustre e prestigiosa comunità ebraica d’Europa, mentre a Maglie (Lecce) nascono i cappelli sartoriali che poi raggiungono mete lontane per raccontare: suggestioni, colori, sapienza, tessuti, materiali e artigianalità 100% made in Italy.
Panama, drop, arrotolabili, bowler e le classiche coppole d’antan sono alcuni cappelli realizzati da Doria 1905. E in occasione di Pitti Immagine Uomo 92 ha presentato IENTU, un copricapo in lino blu. Fresco, pratico, elegante, tascabile perché destrutturato e da viaggio. A questo è abbinato il primo “profumo da cappello”, nato grazie alla partnership con la creatrice di fragranze artistiche Gabriella Chieffo. Si chiama Acquasala il profumo con i sentori salmastri del vento salentino.
Cashmere, velluto, feltro, pelle scamosciata per l’Autunno/Inverno, mentre cotone, lino e rafia per le linee Primavera/Estate sono i tessuti naturali e italiani utilizzati dal brand.
Quest’ultimi caratterizzano le nuove quattro collezioni SS 17 ispirate al viaggio con rotta verso i mari del Sud, sulle tracce delle vie del tè e del caffè. Cappelli dal colore candido del Panama accostato al tono ostrica più raffinato in contrasto con i toni del blu profondo. Oltremare, bluette, turchese, acquamarina, abisso sono i colori che illuminano le stampe policrome in contrasto con i toni dell’avorio, creando grafismi tra intrecci di meduse e flutti marini, senza trascurare le fantasie floreali che si mescolano ai motivi camouflage e le stampe rigate impreziosite da fili metallici.
E per il futuro? In occasione di PITTI FRAGRANZE 15 sarà presentata una nuova fragranza alla curcuma della Maison Gabriella Chieffo abbinata ai copricapi Doria 1905. Il brand prosegue così sulla rotta delle emozioni trovando nella creatività di Gabriella Chieffo una grande sintonia culturale e stilistica.
Simone Lucci
Doria nasce a Maglie nel 1905 da un piccolo laboratorio sartoriale nel centro cittadino, specializzato nella produzione di berretti e abbigliamento, nel quale la Famiglia D’Oria, insidiatasi in zona alla fine del secolo precedente, realizza con artigianalità e passione capi preziosi. Nel 1937 il figlio Sabino prosegue l’avventura di famiglia, costituendo la Sabino D’Oria e Figli, una piccola azienda che si insedia in uno stabilimento alle porte della città, si dedica alla produzione di abbigliamento da bambini e si specializza nella berretteria, produzione tipica della zona che vede Maglie come fulcro del migliore distretto della berretteria italiana. È all’inizio degli anni ’60 che la Famiglia D’Oria decide di investire in un nuovo stabilimento su 3 livelli, tuttora sede dell’Azienda, con manodopera tutta femminile e circa 120 impiegati, facendo il grande salto e diversificando le sue produzioni specializzandosi, oltre che nell’abbigliamento da bambino, anche in forniture militari, con particolare attenzione ai copricapo che rimangono il fulcro intorno al quale ruota tutta la lavorazione.
Rilevata alla fine degli anni ’90 dalla Famiglia Gallo di Asti, diventa in seguito “neo.B-Lab S.p.A.” distinguendosi sin dagli esordi per il suo impegno nella produzione artigianale di alta gamma, con una continua attenzione alla cura dei dettagli, stili e tendenze che ben presto ha portato ad arricchire la serie di prodotti.
Oggi l’Azienda vanta uno staff giovane e completamente rinnovato, composto da una divisione commerciale, una sezione Stile, 60 operai specializzati e un LAB interamente dedicato alla prototipia per il marchio DORIA e per i clienti esterni.
Alla fine del 2012 Neo.B-Lab decide dunque di dare il via ad un ambizioso progetto di restyling e di rilancio del marchio DORIA, ribattezzato DORIA 1905 in onore alla sua prestigiosa storia, il cui principio fondante è nella fusione tra la ricerca sullo studio degli archivi e sulle lavorazioni sartoriali, frutto di tradizione e storia, e la conoscenza delle più innovative tecniche di produzione. Una produzione in continua evoluzione e miglioramento, i cui cappelli non sono più semplici copricapo, ma accessori preziosi, risultato di passione, abilità, impegno e dedizione.