Per gli antichi erboristi: forma, profumo, gusto e luogo di crescita di una pianta indicavano il suo potere curativo. I fiori di zucca, la cui forma ricorda il capo, erano utilizzati per curare il mal di testa e l’insonnia, le ortiche risultavano un ottimo toccasana per la cattiva circolazione, mentre le malattie che peggiorano con l’umidità come la tosse e i reumatismi venivano curate con il salice, una pianta tipica dei territori umidi. E poi ancora, per fronteggiare l’itterizia erano utilizzati il tarassaco o l’agrimonia, due fiori gialli, colore tipico della patologia.
Il medico inglese Edward Bach è stato il primo a scoprire le proprietà terapeutiche dei fiori con le sue 38 essenze floreali, universalmente chiamate fiori di Bach. La Floriterapia, infatti, è un metodo di cura naturale che sfrutta essenze di fiori selvatici per prevenire e curare problemi emozionali, stati d’animo negativi, disarmonie del carattere, conflitti, difficoltà relazionali, disagi psicologici e malattie di origine psicosomatica.
Nel corso degli anni, numerosi studi e ricerche internazionali hanno scoperto nuovi fiori curativi in varie zone del mondo: dall’Europa alla California, dal Sudamerica al Canada, dall’India all’Australia.
Proprio in Australia nasce Australian Bush Flower, la linea di floriterapia ideata dal naturopata e floriterapeuta Ian White. “Le essenze floreali australiane rimettono in equilibrio il corpo e le emozioni che influenzano il nostro aspetto e la nostra fisicità – precisa Valeria Ranzini, consulente scientifico per l’azienda Solgar Italia® Multinutrient S.p.A., filiale italiana che si occupa della produzione di integratori (Solgar), cosmetici (Hino) e essenze floreali (Australian Bush Flower) –. I prodotti agiscono positivamente su uno specifico stato d’animo in squilibrio come: ansia, insicurezza, paura, depressione, scoraggiamento, preoccupazione, rabbia, aggressività, gelosia e amarezza”.
I fiori australiani crescono nel così detto Bush. “Il Bush è la parte selvaggia del territorio australiano dove nascono spontaneamente le piante, dalle quali, attraverso particolari tecniche, si ricavano le essenze disponibili in spray o in gocce – afferma il consulente scientifico –. Sette gocce al mattino e sette gocce alla sera ripristinano il benessere psicofisico per affrontare la quotidianità con energia”.
Le essenze floreali australiane sono adatte, anche, per gli amici a quattro zampe. “Come tutti gli esseri viventi, gli animali hanno vibrazioni energetiche proprie e l’equilibrio di tale energia è fondamentale per il loro benessere – riferisce Valeria Ranzini –. La pet terapy è quindi consigliata a tutti i cani e gatti che necessitano di un supporto perché sono agitati, poco propensi a essere educati, oppure hanno paura durante il viaggio”.
La floriterapia aiuta a trovare il benessere psicofisico e come affermava Platone: non bisogna cercar di guarire il corpo senza cercar di guarire l’anima.
Simone Lucci