Rubino intenso, rosso che va dal porpora fino al mattone, i colori. Sentori di fragola, prugna, pot-pourri, cannella, cioccolato, uva passa… In un calice di Rosso Mediterraneo ci sono la Puglia, la sua gente e i suoi valori.
Un video riassume e rappresenta i luoghi da cui ha origine il Primitivo di Manduria, terroir suggestivo e ricco di cultura.
Un viaggio emozionante, la poesia di un uomo che attraversa luoghi con panorami mozzafiato, vecchi vigneti, prodotti tipici, e incontra maestranze e saperi, per poi ritrovarsi appagato a brindare insieme alla famiglia con una bottiglia di Primitivo di Manduria.
Il filmato nasce per celebrare la magia del vigneto Puglia e di tutto ciò che esso contiene: le monumentali masserie imbiancate a calce, i muretti a secco, il rosso del Primitivo e gli insediamenti rupestri di Taranto e di Brindisi…
“Un progetto che vuole invogliare a visitare i nostri luoghi e le nostre cantine – spiega Roberto Erario, Presidente del Consorzio –. Il Primitivo di Manduria è più che un vino: è il suo territorio. Abbiamo la fortuna di vivere in una regione magnifica, tra gente autentica che ha voglia di crescere. Ringrazio gli attori, le imprese e le nostre aziende per aver permesso la realizzazione del video che sarà proiettato a fiere ed eventi internazionali”.
Nel filmato due parole: Rosso Mediterraneo. “Si rifanno al colore del Primitivo di Manduria: la tipica carica aromatica di bacca rossa e spezie, vestita di colore rubino, è la diretta proiezione di ciò che lo circonda. Ecco perché Rosso viene, in modo naturale, associato alla parola Mediterraneo”, conclude il Presidente del Consorzio.
Rosso Mediterraneo, in un calice di Primitivo di Manduria la semplicità della bellezza made in Puglia. Questo è il concept della nuova campagna del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria ispirato al legame tra il grande vino pugliese e il suo territorio.
Clementina Speranza
Il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria è composto da 27 aziende che vinificano e imbottigliano e da oltre 850 soci, viticoltori per passione. Sono circa 3.140 ettari i vigneti che costituiscono la denominazione del Primitivo di Manduria, e 18 i comuni, tra Taranto e Brindisi, che producono Primitivo di Manduria Doc.
Nel dicembre 2015, il Consorzio ha ottenuto dal Ministro delle Politiche Agricole e Forestali l’incarico di svolgere funzioni di tutela, promozione, valorizzazione, vigilanza, informazione del consumatore e cura generale degli interessi di cui all’art. 17, comma 1 e 4 del d. lgs. 8 aprile 2010, n. 61 – Erga Omnes per la DOC Primitivo di Manduria. A tal fine sono già stati formati due agenti vigilatori che avranno il titolo di pubblici ufficiali e, in collaborazione con l’Istituto Centrale Qualità Repressione e Frodi, potranno effettuare controlli anche sui vini già posti a scaffale, per tutelare il consumatore e i produttori da irregolarità o anomalie relative al prodotto, e garantenire che esso rispetti i dettami del Disciplinare di produzione.
Il Consorzio nasce ufficialmente il 16 febbraio 1998 per iniziativa di un gruppo di produttori desiderosi di costituire un istituto giuridico in grado di tutelare il vino “Primitivo di Manduria”.
Trae ispirazione dalla legge n°164 del 1992, ed è su quel dispositivo che arriva il primo statuto, con la sottoscrizione di dieci aziende, tra cooperative e private, sicuramente tra le più rappresentative del territorio. Dopo questo primo, essenziale punto di partenza, ci si è impegnati per aumentare il numero di aderenti in modo da ottenere quel 40% della rappresentatività del prodotto oggetto di tutela, limite minimo richiesto dalla legge per il riconoscimento, finalmente ottenuto col Decreto Ministeriale del 5 aprile 2002.
In pochissimo tempo è stato grande il successo del Primitivo, grazie anche alla presa di coscienza dei produttori che hanno ridotto i quantitativi di uva per ettaro, hanno vinificato con l’uso delle più avanzate tecnologie e si sono impadroniti delle più opportune strategie di marketing, presentando così nel mondo un vino elegante e appagante. Un genio multiforme che, a seconda dei vari metodi di lavorazione ed affinamento, riesce a esprimersi con diverse sfumature e sensazioni di gusto, in un’armonia inimitabile di colore, profumo e sapore.
IL VITIGNO
Il vitigno primitivo trae il suo nome dalla precocità della maturazione che lo rende, appunto, uno fra i primi vitigni ad essere vendemmiati a fine agosto. Caratteristica questa che, però, non impedisce agli zuccheri di aumentare la loro concentrazione, tanto che la particolarità principale dei vini ottenuti dal vitigno primitivo è la sua gradazione alcolica: il Primitivo prevede infatti una gradazione minima di 14 gradi per il Primitivo di Manduria secco Dop, 16 gradi per il Primitivo di Manduria Dolce Naturale Docg e addirittura 18 gradi per il Primitivo di Manduria Liquoroso Docg.
IL VINO
Il Primitivo di Manduria si presenta alla vista con un rosso-violaceo, tendente all’arancione con l’invecchiamento; l’aroma è leggero e caratteristico, il sapore asciutto, pieno, armonico, tendente al vellutato con l’invecchiamento. Il Primitivo di Manduria Dolce naturale ha colore simile ma sapore dolce, caldo, pieno e armonico; proprietà che si riscontrano anche nel Primitivo di Manduria Liquoroso dolce, dove però la nota alcolica diventa evidente.
Abbinamenti consigliati: Il Primitivo di Manduria Secco è un vino da pasto che si abbina con piatti saporiti e strutturati come: salumi, formaggi piccanti, carni di maiale e primi a base di ragù, come le immancabili orecchiette. Il Primitivo di Manduria Dolce Naturale è un vino da meditazione che si sposa bene sia con pasticceria secca che con formaggi duri stagionati. Il Primitivo di Manduria Liquoroso Dolce, invece, si abbina meglio a pasticceria più elaborata come le torte a base di creme.