G come gap, termine utilizzato per definire i bastoni con loft di circa 52 gradi.
O come organizzazione
L come LAY-UP, cioè un colpo di appoggio davanti al green o davanti a un ostacolo in modo da poter giocare il colpo successivo in sicurezza
F come forza
Sono i termini che Nicolò Cordio associa alle lettere che compongono la parola GOLF. Impegno, concentrazione, dedizione e rispetto delle regole sono alla base del golf e sono doti che caratterizzano il piccolo golfista siciliano.
“Per me il golf è uno sport di concentrazione. Se manca la concentrazione va tutto male – afferma Nicolò Cordio –. Bisogna prepararsi il più possibile e organizzarsi, prima di una gara: io controllo che nella mia sacca ci siano tutti i ferri, verifico che ci siano il guanto, le palline, i tee e il marchino. Se fa freddo un maglione e se piove l’ombrello. Poi vado a prendere lo score. Se ho un’ora di tempo prima della gara, patto sul putting green per 20 minuti, vado in campo pratica per 30 minuti e dopo mi alleno sul gioco corto e il bunker. Così sono caldo e carico per la gara”.
Nicolò partecipa alle competizioni e ai campionati della F.I.G. (Federazione Italiana Golf) e del circuito internazionale U.S. Kids. In quest’ultimo una figura importante è quella del caddie, e Nicolò preferisce farsi affiancare dalla sua mamma. “Mia mamma non gioca molto, ma conosce bene le regole, ed è soprattutto il mio mental coach – spiega –. È lei che mi aiuta a mantenere calma e self control. È stato invece mio papà a trasmettermi la passione per il golf. Ricordo che mentre lui gareggiava sui campi, io e mio fratello gemello quando avevamo 2-3 anni lo emulavamo sul putting green con finti ferri e mazze di plastica”.
A 4 anni, la prima lezione dei gemellini Cordio, con il maestro Norman Johnstone, più tardi, poi, si prepareranno anche con l’allenatore Giuseppe Marra.
La prima sacca con i ferri veri Nicolò l’ha avuta quando aveva 5-6 anni. Oggi, che ha 9 anni, possiede una nuova sacca Titleist con ferri e legni US kids, un sand Callaway da bambino e un putter Odyssey. Si allena tutti i giorni per tre ore, due quando si dedica anche al nuoto in piscina. Anche con vento e pioggia, o con condizioni metereologiche non favorevoli, lui è in campo ad allenarsi. “Dentro la mia sacca da golf c’è sempre il giubbino antipioggia e se c’è molto vento devo calcolare le possibili traiettorie che prende la pallina”. Nicolò insieme al gemello Andrea dedicano molto tempo agli allenamenti. “A volte iniziamo a fare i compiti alle 7 di sera e spesso non abbiamo neanche il tempo di giocare. Cerchiamo però di seguire qualche film. Pets, Mamma ho perso l’aereo, Il gioco più bello della mia vita sono tra i miei preferiti. Amiamo anche disegnare e da poco ho imparato la tecnica del ‘chiaro scuro’ per creare le ombre e dare trimensionalità agli oggetti. Tra i miei disegni: nature morte e poi scene e paesaggi di campi da golf”. Nicolò esegue fedelmente e con precisione ciò che gli viene spiegato: che si tratti di regola o tecnica, lui cerca di metterla in atto nel migliore dei modi ed è molto ambizioso.
E poi è il momento delle competizioni, quasi ogni settimana ce n’è una. “Prima di ogni gara mi concentro e penso di impegnarmi per giocare bene, per provare a scendere di handicap e magari vincere qualcosa. È nella mia stanza che conservo le coppe, le medaglie e i trofei vinti finora. Il trofeo a cui sono più legato è quello in vetro del Venice Open”, riferisce. È tutto siciliano, infatti, il terzo posto nella categoria Boys 9 in cui Nicolò ha rappresentato l’Italia con onore. Il Venice Open by U.S. Kids Golf, circuito internazionale dedicato agli under 18, in cui hanno gareggiato 300 ragazzi provenienti da 30 nazioni, ha avuto luogo nell’agosto 2016 sui meravigliosi percorsi di Play 54 (Galzignano Golf Club, Golf della Montecchia e Golf Club Frassanelle).
Il piccolo Cordio, di recente, ha partecipato anche all’European Championship U.S. KIDS, giocato in Scozia, e al World Championship U.S. KIDS, in Carolina del Nord. “Per me rappresentare l’Italia significa impegnarmi al massimo delle mie capacità, mettercela tutta! In America durante la parata abbiamo cantato l’inno nazionale e gridato cori italiani. Conosco a memoria tutto l’inno di Mameli e cantarlo mi fa sentire italiano”.
Il piccolo golfista ama anche lo sci e il calcio, da guardare in tv o allo stadio, o da praticare con i suoi amici.
Vedi il golf come il tuo sport anche per il futuro?
“Sì, e spero di diventare un grande giocatore e di entrare a far parte dei primi 50 al mondo”, risponde Nicolò.
I suoi campioni preferiti? RoryMcllroy e Bubba Watson, che ammira per la loro potenza, Jordan Spieth per la precisione, Matteo Monassero per la bravura sul putter e Francesco Molinari per la regolarità nel gioco.
Gli auguriamo con tutto il cuore che i suoi sogni si realizzino!
Simone Lucci