Pizze volanti, birre che attraversano il cielo, fotocamere tra le nuvole, previsioni in alta quota che annunciano il traffico nell’immediato futuro, romantiche proposte di matrimonio immortalate da vertiginose altezze sono azioni possibili grazie ai droni, dall’inglese drone, il maschio dell’ape. Gli aerei senza pilota si stanno rivelando strumenti utili per svariati scopi, una moda straripante che coinvolge sempre più persone e non solo.
La filiera vitivinicola toscana del Morellino di Scansano ha deciso di dar vita al progetto Phenodrone con l’obiettivo di mettere al lavoro un drone sentinella per monitorare i vigneti e proteggere le uve da parassiti e pesticidi, riducendo, così, l’impiego di fitofarmaci. La diagnosi precoce delle malattie dei vitigni e, di conseguenza, i tempestivi provvedimenti per eliminarle, permettono una qualità sempre più alta di vini rossi, bianchi e passiti.
La ricerca è portata avanti da Fabio Mencarelli e il suo team. Da una decina d’anni, il professore ordinario presso l’Università della Tuscia sta lavorando alla riduzione dell’ozono in cantina allo scopo di limitare o eliminare l’uso dei solfiti nel vino.
Come si arriva a mettere in bottiglia un vino sano e a usare metodi di coltivazioni sostenibili per l’ambiente? “Per ridurre l’uso di pesticidi abbiamo puntato alla diagnostica precoce delle malattie, grazie all’impiego della nuova generazione dell’Information Technology – riferisce il professor Mencarelli –. Attraverso pc di dimensioni di una carta di credito, collegati a micro sensori e distribuiti capillarmente nei vigneti, si possono rilevare per tempo malattie dei vitigni, stress della vite, tempi di maturazione dell’uva, etc…”.
All’iniziativa hanno aderito il Consorzio del Morellino di Scansano e la Fattoria Mantellassi, insieme ad altre realtà locali da sempre attente alla produzione di vini buoni e soprattutto salutari.
Fondata a Magliano in Toscana da Ezio Mantellassi e attualmente guidata dai figli Aleardo e Giuseppe, l’omonima azienda vanta 90 ettari di vigneti dove predomina la coltivazione del Sangiovese per la produzione del Morellino di Scansano DOCG, a cui si aggiungono vitigni esclusivi come l’Alicante.
L’azienda propone tre varietà di Morellino di Scansano:
- Mentore è un vino rosso corposo, fresco e fruttato adatto a tutto il pasto.
- San Giuseppe viene lasciato invecchiare per 6 mesi in barriques di rovere francese. La pluripremiata etichetta vanta numerosi riconoscimenti tra cui: morellino più tipico e il migliore Vinellando 2012. San Giuseppe, inoltre, ha più volte ottenuto il punteggio di 90/100 nella classifica di Wine Spectator, la prestigiosa rivista statunitense considerata una sorta di bibbia da intenditori, assaggiatori e collezionisti di tutto il mondo.
- Le Sentinelle è una riserva prodotta in quantità limitata e che prende il nome dalla collina dove vengono raccolte le uve. È un vino che ha ottenuto significativi riconoscimenti in Italia e all’estero.
La Fattoria Mantellassi non è solo Morellino di Scansano. Tra i rossi troviamo Punton Del Sorbo, un Cabernet Sauvignon IGT vinificato in vasche d’acciaio a temperatura controllata, affinato per quattro mesi in vasca inox, dodici mesi in barrique di rovere francese e sei mesi in bottiglia.
Tra i bianchi:
- Lucumone è prodotto a Magliano. La vinificazione avviene attraverso una pressatura soffice che consente una resa uva/vino di circa il 60%. Il suo nome è un tributo alla terra ricca di testimonianze etrusche e alla suggestiva città di Heba.
- Scalandrino è perfetto con antipasti e primi piatti di pesce, insalate, fritture e grigliate di mare. Il vino è vinificato attraverso una pressatura soffice e fermentato in botti di rovere francese. La maturazione e l’affinamento avvengono con poche settimane in botti di rovere francese e due mesi in bottiglia.
L’azienda Mantellassi ha presentato a Vinitaly 2014: Maestrale e Oblò. Maestrale è un rosé fresco e profumato che sprigiona gli aromi di un bouquet fiorito e frutti di sottobosco come la ciliegia e il lampone, ricavato da un vitigno 100% ciliegiolo particolarmente diffuso in maremma. Oblò, invece, è un vino spumante di qualità 50% Vermentino e 50% Chardonnay che nasce da una fermentazione con una lunga permanenza sulle fecce, e affinato per sei mesi in bottiglia. Fresco, frizzante, vinificato con metodo Charmat è perfetto per aperitivi e per accompagnare piatti a base di pesce.
La Fattoria toscana non vanta esclusivamente la creazioni di vini. I fratelli Mantellassi possiedono oltre 500 ulivi curati con professionalità e passione. Le olive sono raccolte a mano tramite agevolatori a Magliano nei mesi di ottobre-novembre e successivamente portate nel Frantoio di Monticello di Amiata, dove vengono accuratamente defoliate e lavate prima della frangitura con spremitura a freddo. Dalla lavorazione delle olive nasce Fiordaliso, un olio extravergine biologico.
Tecnologie esclusive, studi scientifici, cura dell’ambiente e rigorosi controlli in campo e in cantina garantiscono la massima qualità del Made in Italy e del Made in Toscana.
Simone Lucci