Ricerca, studi tecnologici e certificazioni di categoria sono gli importanti elementi che originano un sacchetto in carta riciclata per la raccolta differenziata.
Si chiama Sumus® ed è il secchetto realizzato con carta riciclata post consumo proveniente al 100% dalla raccolta differenziata. È totalmente biodegradabile e compostabile, caratteristica che ha permesso al brand di rientrare negli acquisti verdi della Pubblica Amministrazione (GPP) ai sensi del Decreto Ministeriale 203 del 2003.
Studiato e brevettato per contenere il rifiuto umido, l’involucro ecologico elimina i classici disagi della raccolta casalinga come odori sgradevoli e la possibilità di rottura con conseguente perdita di liquidi maleodoranti. Il sacchetto risulta resistente perché è creato con fondo multistrato, fondello di rinforzo mobile interno e alettatura della parte superiore, il tutto assemblato a Padova con colle e inchiostri attenti all’ambiente.
Se l’involucro che respira viene inserito in una pattumiera adeguatamente areata, i vantaggi si moltiplicano perché quando il rifiuto organico è sufficientemente ossigenato si attiva subito il processo di compostaggio, esattamente come avviene in natura. Gli scarti contenuti nel cestino si scaldano e l’acqua evapora, anziché filtrare trascinando con sé batteri e cattivi odori, a differenza di un rifiuto organico che all’interno di un contenitore chiuso e anaerobico fermenta e rilascia i liquidi maleodoranti.
Lo scopo dell’azienda Sumus Italia Srl è di estendere l’impiego dei materiali biodegradabili e compostabili anche agli involucri non ancora riciclabili, diminuendo l’utilizzo di materiali che non possono essere differenziati e recuperati per evitare il fenomeno della desertificazione.
Simone Lucci
La carta che respira è un’idea nata da Davide Lolli, fondatore e Amministratore Delegato dell’azienda Sumus Italia Srl. Nel 2013, l’azienda rischia la chiusura per il forte aumento dei debiti contratti, così l’imprenditore decide di convocare i fornitori strategici e li convince a diventare suoi soci, fondando una nuova società: la Sumus Italia Srl. Con il piano di rilancio tra aprile e giugno 2013 l’azienda riparte con una serie di nuovi progetti e nuove idee:
- il personale “diretto” passa da 3 a 7 unità,
- il fatturato passa da 1 milione del 2013 a 3,5 milioni nel 2015 con una previsione 2016 di oltre 4 milioni,
- la gamma dei prodotti passa da 3 a oltre 20 referenze,
- consegue brevetti europei e certificazioni ambientali che permettono di differenziare il prodotto SUMUS dalla concorrenza,
- si inserisce in nuovi segmenti di mercato come la raccolta differenziata della carta,
- iniziano le esportazioni in Francia e Austria.