Cresce il numero di vegani in Italia. Negozi, supermercati e ristoranti si stanno adattando per fornire prodotti a chi segue questa filosofia di vita. L’ultima frontiera? Il vino vegano prodotto con processi che escludono l’utilizzo di qualsiasi sostanza di origine animale e privo di sostanze di origine animale, materie sostituite con la bentonite, un minerale argilloso che chiarifica il vino.
Il vino vegano e in generale il vino biologico mantengono il gusto, l’aspetto, il sapore e il grado alcolico del vino tradizionale, quindi non si tratta di un vino analcolico artificiale. Tale tipologia di bevanda è ottima e apprezzata anche da chi non è vegano, in quanto è prodotta con uve coltivate in modo naturale senza ricorrere alla chimica.
IL VINO VEGANO E BIOLOGICO DELLE CAMPAGNE TREVIGIANE
Cinque generazioni di storia e di tradizione, un lungo impegno nella produzione enologica nel rispetto della naturalità e della massima qualità, sono le salde radici della cantina Pizzolato che, dal 1981 a Villorba (TV), produce esclusivamente vino biologico e vegano.
La cantina nasce trentacinque anni fa quando Settimo Pizzolato entra in azienda a fianco del padre Gino Pizzolato, intraprendendo la via del biologico. Nella pulita e incontaminata campagna trevigiana, la vite cresce e produce frutti equilibrati, naturali e biologici per l’appunto, poiché all’interno della cantina vige: il rispetto per i cicli della natura e il rifiuto di utilizzare chimica e fitofarmaci. Nel 1991, il produttore ottiene la certificazione ufficiale per realizzare i vini biologici, e le tecniche di vinificazione e di imbottigliamento sono regolamentate dal nuovo statuto europeo sul vino biologico. “Sono trascorsi trentacinque anni da quando ho affiancato mio padre al timone della nostra azienda agricola – racconta Settimo Pizzolato, titolare della cantina –. Il mio desiderio è sempre stato di convertire la produzione al biologico, per ritrovare il legame tra uomo e terra. Grazie alla mia determinazione, sono riuscito a realizzare questo sogno e a diffondere in tutto il mondo un vino rispettoso dell’ambiente. Oggi, il lungo percorso si corona con l’ideazione della nuova cantina, che rappresenta perfettamente lo stile di vita che perseguo e di cui i miei vini sono ambasciatori, in modo particolare il Malanotte “Il Barbarossa”, il Raboso Piave DOC e il Manzoni Bianco”.
Tutti i vini presenti nella cantina sono biologici e alcuni privi di solfiti aggiunti.
“Ci siamo dedicati alla produzione di una linea di vini senza solfiti aggiunti – riferisce l’imprenditore –. L’iter di produzione del nettare di Bacco prevede una particolare attenzione nelle fasi di vinificazione, in modo da ridurre i processi ossidativi, ovvero il contatto con l’aria per evitare fermentazioni indesiderate, casi questi che si accentuano con la mancanza di conservanti, quali sono i solfiti. Prosecco Spumante, Cabernet Sauvignon, Rosso Convento, Merlot e Convento sono i nostri vini senza solfiti, o di altri surrogati e tantomeno di chiarificanti di origine animale o chimica. Tali vini mantengono le caratteristiche originarie dei vitigni di provenienza, facendo riscoprire la fragranza, i profumi e i sapori dei vini d’altri tempi”.
Particolare è il processo produttivo del prosecco Spumante doc senza solfiti, che richiede maggiore attenzione rispetto ai rossi merlot, cabernet e rosso del convento, per l’aggiunta della fase di spumantizzazione, che consente di ottenere un prodotto dal perlage fine e delicato adatto agli aperitivi o in abbinamento a semplici stuzzichini o antipasti.
L’impegno ambientale è la filosofia della famiglia Pizzolato e coinvolge, anche, ogni aspetto del processo produttivo: dall’utilizzo di energia pulita, autoprodotta per il 50% grazie ad un impianto fotovoltaico posto sul tetto della cantina, alla riduzione degli sprechi tramite impianti di ultima generazione e a basso consumo energetico, dai sistemi di accensione e spegnimento automatico delle luci ai termostati localizzati, fino alla fitodepurazione e diminuzione del consumo di acqua in campagna attraverso la microirrigazione.
Sono molte le attenzioni che la cantina Pizzolato attua per la tutela dell’ecosistema, tramite piccoli accorgimenti e sistemi all’avanguardia per limitare l’impatto energetico e riutilizzare le risorse idriche depurate in altri processi. Un impegno che esprime una promessa mantenuta nel pieno rispetto dell’ambiente e della società.
Il futuro della cantina ha radici bio. Nel prossimo Vinitaly, la cantina Pizzolato si presenterà con un’immagine completamente rinnovata e uno spazio espositivo che racconterà l’anima biologica della nuova cantina trevigiana, che è stata realizzata con materiali a Km zero e verrà inaugurata ufficialmente il 29 maggio 2016.
Vinitaly sarà l’occasione per mettere in mostra il mondo in cui opera Pizzolato e la qualità dei vini, biologici, vegani e senza solfiti aggiunti. L’intera linea dei vini senza solfiti, con il Prosecco Spumante senza solfiti, ultimo nato, si potranno degustare anche presso il padiglione 8, stand 17, di Vinitaly Bio.
Simone Lucci