C’è un’isola immersa nel verde, all’interno della quale gli ospiti possono degustare vini rigorosamente biologici, pranzare, cenare e alloggiare in una residenza che vuole ricreare l’atmosfera di casa. Qui il vino non si versa solo nei calici, è nel paesaggio ricamato di vigneti in cui perdere lo sguardo, ma è anche impiegato per trattamenti corpo e viso con cui farsi cullare nella beauty farm, abbandonandosi ai piaceri della vinoterapia e ai benefici delle proprietà contenute nell’uva. Ci troviamo a circa quaranta chilometri a sud di Perugia, nella tenuta Roccafiore.

Sostenibilità è la parola chiave per la cantina Roccafiore. Produce, infatti, solo vini biologici, con certificazione UE, ottenuti da vitigni autoctoni: Grechetto di Todi, Trebbiano Spoletino, Sangiovese, Sagrantino e Montepulciano. Per l’azienda produrre vini naturali non rappresenta, un semplice vantaggio competitivo, ma costituisce una filosofia produttiva.

33

Immersa nel verde delle vigne e dei boschi, tra dolci colline in cui le coltivazioni si alternano a vigneti, oliveti e seminativi, Roccafiore è una vera e propria “riserva bionaturale”, che conserva la tradizione agricola del territorio di Todi e nello stesso tempo impiega le più recenti innovazioni tecnologiche, trasformandole in ulteriori strumenti di tutela dell’ecosistema esistente. “Il rispetto della natura deve essere un imperativo a 360 gradi”, afferma con convinzione Luca Baccarelli, classe 1984, alla guida di questa realtà voluta dal padre Leonardo.

2

È per questo che a Roccafiore la qualità dell’ambiente è considerata un fattore produttivo al pari di terra, clima, vitigno, scelte colturali. Lo è in ogni più piccola attività che si svolge all’interno della tenuta. Roccafiore è stata, infatti, tra le prime aziende vitivinicole in Italia ad adottare la scelta del fotovoltaico, con un impianto di 3 mila metri quadri che, con i suoi 191 kwatt, consente l’autoproduzione di energia e permette anche di risparmiare emissioni per circa 90 mila Kg di CO2 all’anno (equivalenti alle emissioni di 150 voli aerei sulla tratta Roma – New York).

Le vinacce esauste, poi, vengono utilizzate per fertilizzare in modo naturale i vigneti. La sensibilità nella conservazione del territorio e della sua biodiversità si concretizza anche in altre scelte orientate a un totale rispetto dell’ambiente, come l’utilizzo di bottiglie alleggerite, l’adozione di biocarburanti per i mezzi agricoli, la riduzione di consumi idrici e il riutilizzo delle acque. Tutto ciò si integra perfettamente in un sistema in cui la viticoltura biologica ed ecosostenibile è considerata una missione. “Abbiamo creato un’azienda che rispetta l’ambiente, e per fare questo abbiamo deciso di fare scelte drastiche: applicare l’agricoltura biologica a tutte le coltivazioni – afferma con orgoglio Luca Baccarelli –. Noi accompagniamo il vino nella sua vita, e dobbiamo intervenire il meno possibile, è questa la nostra filosofia. Chi stappa una nostra bottiglia deve avere la percezione che quel prodotto nasce tutelando l’ecosistema che lo circonda. Mi sono avvicinato all’uva quando ero ancora piccolissimo, vendemmiando a 6 anni nel vigneto del nonno. A 21 anni sono entrato in Roccafiore, con la prima vinificazione. Ho approfondito le mie conoscenze studiando il panorama vinicolo a livello internazionale, un passo che ritengo decisivo per essere competitivi nel mercato globale. Il mio obiettivo è quello di una costante ricerca della qualità, e la migliore palestra per conoscere questo mondo, a mio parere, è assaggiare il vino durante la sua evoluzione, vedendolo in prospettiva. È per questo che oggi seguo ogni fase della sua produzione con lo stesso entusiasmo con cui a sei anni cercavo di staccare i grappoli dalle viti”.

Il ristorante. L’anima green di Roccafiore si respira anche all’interno del ristorante Fiorfiore, che offre i sapori dei piatti tipici della cucina umbra privilegiando prodotti a chilometro zero. Anche all’interno del centro benessere e della Spa gli ingredienti di base sono tutti naturali, la stessa vinoterapia viene operata utilizzando esclusivamente i prodotti provenienti dall’agricoltura biologica.

44

La cantina. I vini di Roccafiore, che si fregiano della denominazione Todi Doc, nascono in 12 ettari, situati in collina, a 380 metri sul livello del mare. In essi si uniscono la valorizzazione dei vitigni autoctoni e l’esperienza di un enologo che proviene dalla parte opposta dell’Italia, l’altoatesino Hartmann Donà. “Roccafiore è stata la prima azienda presa in consulenza – spiega Hartmann -. Quando sono arrivato e ho visto questa splendida collina, ventilata e ben esposta, ho capito che si potevano realizzare grandi vini nel rispetto della natura”.

6Il vigneto è, sin dalla fondazione dell’azienda, un laboratorio a cielo aperto. Lo dimostra il vino “Prova d’Autore”, ispirato alla passione di Leonardo Baccarelli per l’arte e alle sperimentazioni dell’enologo Hartmann che si avvale di tutte le espressioni del territorio.

La cantina, che sorge tra i Monti Martani, è un edificio moderno e costituisce un omaggio all’arte. Già all’ingresso, infatti, il visitatore è accolto dall’aquila di Rolf Jacobsen, uno dei principali scultori che operano in Umbria, si incontrano poi opere di Bruno Ceccobelli, che danno ulteriore prestigio a una struttura architettonica ideale anche per l’organizzazione di eventi. All’interno, si trovano: la Sala Francesca, un moderno spazio, ampio e luminoso; la sala degustazione; l’affascinante cantina di produzione e di affinamento. E vi è poi la terrazza panoramica che si affaccia sugli spettacolari vigneti. La cantina è un puro oggetto di design, la cui architettura s’inserisce armoniosamente nel paesaggio.

A coronare l’immersione in quest’oasi verde sono le colture di seminativi, legumi e cereali, gli oliveti, e un piccolo allevamento di maialini di cinta senese. Chi giunge a Roccafiore entra in uno scenario agricolo che non è fatto solo di vigneti. In quest’angolo dell’Umbria, dove si scorge sullo sfondo il profilo della cittadina medievale di Todi, si coltivano anche due ettari di uliveto con le varietà leccino, moraiolo e frantoio. In questa vallata, la famiglia Baccarelli ha creato un microcosmo ispirato ai principi dell’agricoltura biologica e ha aperto le sue porte a tutti. Durante la bella stagione, infatti, i turisti possono prendere parte al safari in vigna, alla scoperta di Jurassic Pork. Si tratta di un avventuroso tour a bordo di fuoristrada attraverso i vigneti, con visita all’allevamento dei suini di una razza pregiata, dalle origini antiche. Un divertimento per grandi e piccini e un’occasione per fuggire dalla città e respirare gli spazi di una campagna incontaminata.

Per chi vuole fermarsi qualche giorno, la tenuta Roccafiore offre un resort circondato da 90 ettari di giardini, vigneti e uliveti, da scoprire passeggiando per i sentieri pedonali che restituiscono colori e atmosfere diverse in ogni stagione. Le 13 camere della residenza sono arredate con gusto e ricercatezza, ciascuna con design differenti. Ogni stanza è ispirata a un’auto prestigiosa, altra passione che la famiglia Baccarelli coltiva.

5

L’utilizzo di prodotti locali genuini e la ricercatezza degli accostamenti hanno permesso al Ristorante Fiorfiore di ottenere ottime recensioni dalle guide enogastronomiche italiane. “Riconoscimenti da Guida Michelin, Gambero Rosso, Ristoranti d’Italia de l’Espresso, I Ristoranti di Bibenda e I Ristoranti di Veronelli, sono giunti per il nostro ristorante – precisa Luca Baccarelli –. Molti degli ingredienti sono a chilometro zero: prodotti dell’azienda agricola Roccafiore, come vino, olio, verdure e legumi. Carni, formaggi, tartufi vengono invece acquistati in zona. A interpretarli, nel rispetto della stagionalità, è lo chef Carlo Grimaldi con un mix di ricette antiche e nuove interpretazioni”.

La ricerca del contatto con la natura raggiunge il suo culmine all’interno del Centro Benessere Roccafiore, un piccolo eden di tranquillità e di armonia psico-fisica, immerso in uno dei più spettacolari paesaggi dell’Umbria. Ingredienti principali sono gli stessi vini dell’azienda, protagonisti della vinoterapia, che sfrutta la capacità antiossidante dell’uva, con il suo alto contenuto di polifenoli. Qui si effettuano trattamenti idroterapici, massaggi olistici, terapie del colore e degli aromi che sono gli ingredienti utilizzati dalla Spa per amplificare i benefici del relax, rigenerare la vitalità, eliminare tossine e stanchezza. A questi si aggiungono la sauna romana, il massaggio terapeutico dell’acqua, il bagno di vapore, massaggi tradizionali e orientali.

“Credo che oggi il vino debba avere un approccio moderno, che unisca il rispetto della vocazione del territorio all’ascolto delle esigenze del mercato. Credo che fare i vini semplici sia la cosa più difficile. Questo impegno ci sta ripagando e oggi siamo presenti nelle carte dei vini di alcuni dei migliori ristoranti d’Italia e del mondo. È la dimostrazione che, se si lavora con serietà, nulla è impossibile”, conclude Luca Baccarella.

3