Se per alcuni storici i Giardini pensili di Babilonia, una delle sette meraviglie del mondo antico, rappresentano una leggenda, il verde pensile allestito sui tetti di taluni padiglioni EXPO sono una realtà grazie a Harpo, azienda triestina che offre prodotti e soluzioni a problemi d’ingegneria civile e ambientale.
La tendenza roof garden (giardino pensile) si afferma anche in Italia come fenomeno metropolitano, con lo scopo di valorizzare le città e tutelare la biodiversità. L’EXPO raffigura la consacrazione di questa moda. Corea del Sud, Turmekistan, Kazakistan, Belgio, Qatar e Oman sono alcuni dei padiglioni optato per i tetti green. Sui padiglioni di tanti Paesi svettano, infatti, alberi e crescono fiori creando giardini dall’atmosfera fiabesca.
La Corea del Sud realizza una distesa di sedum per rendere omaggio alla macchia mediterranea. Il sedum, infatti, appartiene alla famiglia delle Crassulaceae, vasto gruppo di piante succulenti originarie dell’Europa meridionale, del Messico e anche dell’Africa centrale. Il genere comprende un numero molto elevato di specie, circa 450. Sia i fusti che le foglie del Sedum sono carnosi e hanno la funzione di immagazzinare acqua. Le foglie sono opposte e disposte alternativamente lungo il fusto e ricoperte da una sostanza cerosa o da una leggera peluria. I fiori sono per lo più a forma di stella e di dimensioni molto diverse ma per lo più piccoli, a seconda della specie.
Un giardino di rose iceberg e arbustive, margherite, sedum, piante di ciliegio vialetti pedonali compongono il roof garden del Turmekistan.
Il padiglione del Kazakistan è ricoperto da arbusti che ricordano la steppa caucasica, mentre un rivestimento a prato verde con oasi green su tre torrioni, che abbracciano una cupola vetrata, valorizza il padiglione del Belgio.
Il Qatar possiede un enorme giardino pensile a prato popolato di festuca, pianta erbacea molto diffusa in tutta Europa, mixata a piante odorose.
In cima alla struttura dell’Oman sono riprodotte architetture tipiche del sultanato arricchite da prati verdi e piante erbacee profumate.
Anche i padiglioni Mac Donald’s, New Holland e Open Theatre si avvalgono di allestimenti green.
I progetti presentati a Expo confermano il crescente successo delle coperture ecosostenibili. I tetti verdi migliorano il microclima, rinfrescano gli interni d’estate e li riscaldano d’inverno, riducono la diffusione delle polveri sottili e consentono un maggior risparmio energetico grazie a sistemi di drenaggio intelligenti e all’utilizzo di particolari terricci ricchi di minerali. L’unione dei due elementi consente di ridurre al minimo la manutenzione attraverso il graduale rilascio dell’acqua piovana. I roof garden permettono una maggior durata dell’impermeabilizzazione del tetto perché il manto impermeabile viene protetto dall’escursione termica giornaliera, dal gelo, dai raggi UV e da ogni danneggiamento meccanico.
I costi del giardino pensile sono contenuti rispetto ai benefici offerti. Circa 70 euro a metro quadrato per solo prato verde, tra 100 e 120 euro a metro quadrato per prato verde e piccole piante, circa 200 euro a metro quadrato per prato verde e arbusti. Inoltre, il Ministero dell’Ambiente, tramite il Comitato per lo sviluppo del verde urbano, introduce la possibilità di ricevere incentivi fiscali fino al 65% per coloro che decidono di trasformare i lastrici solari e le terrazze condominiali in giardini pensili.
I roof garden rappresentano una soluzione ottimale per risparmiare energia e grazie all’impatto estetico incrementano il valore dell’immobile. Oggi è possibile creare un piccola oasi in cima alla propria abitazione e godere della bellezza di una meraviglia moderna ed ecosostenibile.
Simone Lucci