Un difetto dell’anima non può essere corretto, ma un difetto del corpo, se corretto, può migliorare l’anima, scriveva così Jean Cocteau. A riprendere il concetto è oggi il Dottor Diego Dedola, Medico Chirurgo, Specialista in Chirugia Generale Medicina Estetica e Laser Estetici, che ha conseguito la Laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Genova nel 2003 e ottenuto l’abilitazione all’esercizio della professione di Medico Chirurgo nella stessa Università nel 2004. Adesso lavora a Milano, Genova, Savona e Torino.
Chiediamo al dottor Dedola di spiegarci gli effetti e l’impiego dei diversi tipi di laser.
Laser per l’epilazione.
Con i laser medicali, in una zona di 1 cm², in cui ci sono circa 20 bulbi piliferi, per arrivare a un risultato del 95% sono necessarie circa 4-6 sedute, con una frequenza tra i 25 e 40 gg., che muta in relazione alla zona da trattare. Si possono trattare tutte le zone (volto, corpo, arti) e tutti i peli (chiari, scuri, sottili e spessi) tranne quelli bianchi, perché il laser non li riconosce.
Definirla depilazione definitiva ritengo sia impreciso, perché non vengono eliminati tutti i peli, ma circa il 95%. È corretto, invece, parlare di depilazione permanente, anche se in alcuni casi può esservi una ricomparsa dei peli. Ad esempio, a una donna di 40 anni che effettua un ciclo di depilazione per cui bastano 4-5 sedute, al momento della menopausa (53-55anni), possono ripresentarsi i peli nelle zone trattate. Ciò non significa che il laser non abbia funzionato ma che la variazione ormonale ha favorito la crescita.
Per l’epilazione si usa un Laser medicale che può essere utilizzato solo da medici (dermatologo, chirurgo plastico, chirurgo generale). La luce pulsata non è paragonabile a quelle di 2° e 3° livello, che hanno costi inferiori ma non producono risultati o possono provocare danni. Rivolgersi a medici altamente specializzati anziché a centri estetici garantisce una sicurezza del risultato e quasi inesistenti danni collaterali; ovviamente, però, si affronteranno costi maggiori.
Si consideri che gli operatori abbinano alla conoscenza della teoria un lungo periodo di pratica: i tempi di apprendimento per un laserista sono di 3-4 anni.
Il laser funziona bene fino al fototipo 4-5 (magrebino, siciliano) poi non più, perché il target della luce del laser è la melanina che sta all’interno del bulbo pilifero. Il fatto che il laser però riconosca la melanina anche nella cute può causare ipopigmentazioni nelle persone scure di pelle. Sta all’operatore esperto operare su un fototipo max 5 e diminuire la potenza erogata, procedimento che richiederà qualche seduta in più.
Il laser vascolare elimina gli inestetismi vascolari del volto, del tronco e degli arti inferiori. È specialistico per vene, capillari, angiomi, teleangectasie.
Elimina i capillari perché “vede” l’emoglobina e la denatura. Il sangue, da rosso vivo, diventa marrone scuro perché i macrofagi, le cellule spazzine vanno a mangiarsi la meta-emoglobina denaturata e la depositano nella milza, in modo che sia poi espulsa attraverso le vie urinarie.
Sono necessari 40 giorni per vedere i risultati sulla zona trattata, la cute sarà arrossata e sarà necessaria una terapia antibiotico atopica. Tutto si risolve in un mese circa.
Laser per l’eliminazione lentigo solari o lentigo senili. Si tratta delle classiche macchie su volto, collo e mani che di solito compaiono dopo i 40 anni a causa dall’invecchiamento, delle lampade ultraviolette edella prolungata foto esposizione. Si utilizza la luce pulsata e sono necessarie 2 sedute, a distanza di 30 giorni una dall’altra. La cute nuova sarà di una gradazione cromatica leggermente più chiara, si consiglia per questo di utilizzare la protezione 50 sulle zone trattate e di esporsi al sole almeno dopo 2 mesi dal trattamento.
Il Laser vascolare utilizza lo stesso macchinario del laser per l’epilazione, vengono però usati 2 manipoli diversi, con 2 fonti diverse, uno utilizza la luce pulsata (IPL), l’altro Nd –Yag cambiando parametri settati e filtri.
Il laser per la lassità cutanea ripristina la tonicità cutanea stimolando la sintesi di elastina e collagene.
Si possono utilizzare diversi laser: infrarosso frazionato, il thermage o la radiofrequenza quadripolare che stimola in profondità il collagene e lo fa salire in superficie.
L’infrarosso frazionato
L’effetto termico del manipolo non produce surriscaldamento o bruciore cutaneo in quanto è accompagnato da un sistema di raffreddamento per contatto che garantisce il massimo comfort al paziente.
Questa apparecchiatura agisce sul derma profondo (livello ipodermico): una volta posizionata sulla cute, crea una propagazione termica di luce infrarossa frazionata volta a denaturare e contrarre le molecole di collagene.
Attraverso questi processi è possibile rimodellare le zone caratterizzate da lassità, perdita di elasticità e tono cutaneo conseguenza dell’invecchiamento e della forza di gravità.
Il trattamento ha una durata variabile, che dipende dall’estensione dell’area trattata.
Per un risultato ottimale sono necessarie da 5 a 6 sedute, a circa 30 giorni l’una dall’altra.
Il Thermage è un apparecchio a radiofrequenza monopolare, denominato ThermaCool Tc System™ e approvato dall’americana FDA (Food and Drug Administration). Emette un flusso di calore controllato stimolando i fibroblasti a produrre collagene. Grazie a questa sollecitazione, le fibre “si accorciano” e la pelle “risale”, con un visibile effetto rassodante. Il tutto in una sola seduta.
Il risultato è visibile, in media, a circa 45 giorni dall’applicazione. E può migliorare con gradualità sino a sei – otto mesi dalla procedura, mantenendosi in genere per 24-30 mesi. La durata degli effetti dipende da diversi fattori soggettivi: età, condizioni della pelle, spessore del derma e del connettivo, tendenza al cedimento delle fasce muscolari, proprietà delle proteine elastiche e del collagene, esposizione al sole, variazioni di peso, stress ossidativo, quantità e qualità delle ore di riposo, alimentazione. Trascorso questo periodo, i tessuti tornano lentamente alle condizioni iniziali. Lo Specialista può allora procedere con una nuova seduta di Thermage, senza alcun rischio, e così via per i successivi anni.
Dopo la seduta, può verificarsi, seppur molto di rado, un modesto arrossamento della pelle, destinato a scomparire in poche ore. Ancora più rara la comparsa di un edema intorno alla mandibola, che può durare 2/3 giorni e scompare senza lasciar traccia. A fine trattamento, è possibile riprendere le proprie attività quotidiane, truccarsi, esporsi ai raggi solari o sottoporsi a una seduta di lampada abbronzante UVA.
La radiofrequenza quadripolare è una tecnologia piuttosto recente per il ringiovanimento e per ottenere un effetto lifting del viso. Si percepirà un leggero calore sulla pelle perché utilizza l’effetto delle onde elettromagnetiche ad alta frequenza che agiscono direttamente nel derma.
Le onde generate con la radiofrequenza producono energia termica che scalda i filamenti del collagene (responsabile dell’elasticità della pelle) i quali si contraggono restituendo l’effetto tensorio di lifting.
I risultati sono temporanei, con il tempo tutto torna come prima, effettuando altre sedute per stimolare la produzione di collagene gli effetti, però, dureranno più a lungo.
Solitamente per ottenere risultati ottimali è necessaria una serie di 3-5 trattamenti. La radiofrequenza viene utilizzata per la riduzione di rughe sottili, borse sotto gli occhi, zampe di gallina, occhiaie, cicatrici da acne e gli altri segni che lo scorrere del tempo provoca sul viso.
Il Laser CO2 frazionato attenua rughe, cicatrici postacneiche e postraumatiche, cheloidi, smagliature.
Va a levigare e a creare dei microtraumi superficiali sull’epidermide e sul derma. Crea ponti tra cute traumatizzata e cute sana e favorisce così un ricambio cellulare.
Nel caso di cicatrice da acne, riesce a levigare e ripristinare il tessuto.
Nel caso delle smagliature, riesce a restringerle e a livellarle. Se la smagliatura è molto vecchia e la pelle presenta molto collagene si può ottenere un buon livellamento. Altri elementi che influiscono nel risultato dipendono da:
idratazione della cute
quantità di tessuto adiposo
esposizione alla luce nel corso degli anni
alimentazione
attività fisica svolta nel corso degli anni
grasso e lassità.
Più grasso c’è e meno risponde la macchina.
Per quanto riguarda le smagliature non ci sono dati certi. Non si può dire che si cancellino, ma si possono attenuare del 40-50%.
Laser chirurgico CO2. È un laser ablativo e fa le veci dell’elettro bisturi perché è più preciso e non occorrono poi punti di sutura. Asporta lesioni verrucose, condilomi, nevi e fibromi cutanei (penduli e molli), senza esiti cicatriziali.
Laser a luce pulsata o il laser frazionato, sono utilizzati per il Fotoringiovanimento cutaneo. Si tratta di stimolazioni della cute non ablative, non invasive e senza sanguinamento. Le cellule vengono stimolate in maniera più rapida al ricambio cellulare. Le sedute vanno ripetute ogni 2 mesi per il laser frazionato, e ogni 15 giorni per il fotoringionavimento laser a luce pulsata.
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